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Politica Rimini

Renzi attacca: il comune dal 2011 ha aumentato del 150% le tasse sugli immobili

In foto: Gioenzo Renzi
Gioenzo Renzi
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 16 set 2014 18:16 ~ ultimo agg. 26 set 16:26
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Tasi, Irpef e tassa di soggiorno. Questi alcuni dei temi affrontati questa mattina nella seduta congiunta della prima e quinta commissione comunale a Rimini. Dal consigliere di Fratelli d’Italia Renzi è arrivato un attacco all’assessore al bilancio Brasini.

E’ di ieri la notizia che in 4 anni il comune di Rimini ha dovuto far fronte a quasi 18 milioni di euro di tagli da parte del Governo.
Il consigliere Renzi rileva però, accusando Brasini di reticenza, che a fronte dei tagli, ha detto, l‘amministrazione ha incassato 60 milioni di euro in più con le tasse sugli immobili passando dai 34 milioni di euro dell’ICI del 2011 agli 83 milioni di euro di IMU+ TASI del 2014 (+150%). Di questi 54 milioni finiranno nelle casse del comune.“Il Comune di Rimini – prosegue Renzi – così ha applicato sulle 42.000 abitazioni principali l’aliquota massima TASI del 3,30 per mille, ha aumentato fortemente le aliquote base IMU stabilite dal Governo sulle seconde case al 11,04 per mille , sulle abitazioni sfitte al 10,60 per mille, sulle abitazioni locate alle condizioni dei patti territoriali al 7 per mille, sugli immobili ad uso produttivo al 8,90 per mille, sui terreni agricoli al 8,90 per mille.” In commissione è stata poi confermata l’addizionale Irpef al 3 per mille e sono stati forniti i numeri della tassa di soggiorno: 6.750.000 euro che serviranno a finanziare gli eventi e interventi di riqualificazione.Renzi interviene anche sulla riduzione della spesa corrente non inciderebbe “sulla maggior parte dei costi della macchina comunale, quali consulenze professionali (1.636.000), affitti (1 milione solo per l’immobile di Via Rosaspina), spese per prestazioni di servizi (85 milioni)”.

Infine il consigliere ne ha anche per la riduzione del debito: “la Giunta, ora ricorre, al contrario, all’aumento del debito nel triennio da 111 a 124 milioni con ricaduta sulla spesa corrente per il pagamento delle rate dei mutui di circa 12 milioni annui”.