In linea col segretario provinciale del PD Magrini, è critico con le primarie “sempre e comunque” il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, sostenitore di Bonaccini. “Se diventano solo uno strumento – spiega – per contendersi un ruolo senza aver chiaro per ‘che cosa’ la gente lo capisce e non partecipa”. Gnassi auspica poi che per la scelta dei candidati riminesi in regione si valuti chi può portare avanti meglio le istanze locali a Bologna.Tra queste, elenca il primo cittadino, il Trc nel tratto tra Cattolica e Ravenna, la tutela dei presidi sanitari in Area Vasta, le politiche del turismo e la strutturazione del sistema fieristico (evitando, dice Gnassi, che un’eventuale ricapitalizzazione non vada solo a Bologna ma anche a Rimini).
Secondo il consigliere regionale uscente di Forza Italia Marco Lombardi invece, il dato sull’affluenza è causa di un evidente sofferenza del PD (“stravolto dal ciclone Renzi”) e il dato riminese in particolare dovrebbe fa riflettere l’attuale amministrazione.
Fabio Pazzaglia, consigliere comunale di Sel Fare Comune, parla invece di una presa di distanza da parte dell’elettorato nei confronti del Pd che ha governato la regione giudica Bonaccini un candidato dimezzato.