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Fermo pesca e cassa integrazione. I pescatori romagnoli presentano le istanze

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mer 2 lug 2014 12:33 ~ ultimo agg. 00:00
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Le marinerie interessate sono quelle di Cattolica, Rimini, Cesenatico, Cervia e Portogaribaldi.
Le istanze, accompagnate dalle firme raccolte nel comparto, sono state inviate stamattina alla delegazione sindacale nazionale in vista delle due riunioni previste a Roma al Ministero, per oggi sul fermo pesca e domani sulla Cassa Integrazione.

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L’ordine del giorno sottoscritto dai pescatori:

ORDINE DEL GIORNO DEI PESCATORI DELL’EMILIA ROMAGNA

I sottoscritti lavoratori della pesca delle marinerie dell’Emilia Romagna, si sono confrontati con il Sindacato su alcune problematiche del settore.

A partire dal 2008 il fermo annuale obbligatorio non è più indennizzato agli equipaggi con il Minimo Monetario Garantito, e da allora i giorni di divieto di pesca sono passati da 30 a 90 all’anno. Per quei giorni siamo costretti a chiedere la CIGS in deroga, che è da rinnovare ogni anno, che copre solo circa il 60% della retribuzione, che paga le indennità con molti mesi di ritardo rispetto al fermo(quest’anno siamo a quasi un anno di ritardo).
CHIEDIAMO l’immediato pagamento della Cassa Integrazione già richiesta per il fermo pesca 2013,
CHIEDIAMO il ripristino delle indennità ministeriali per il fermo pesca, o comunque una risposta immediata su come verrà indennizzato il fermo pesca 2014.

Il decreto che decide il fermo pesca viene sempre emanato a ridosso dell’inizio del fermo stesso, impedendo così agli armatori e agli equipaggi di programmarsi, e le modalità del divieto di pesca nelle giornate dopo il fermo crea disparità tra barche grandi e piccole e non mette nelle condizioni le Autorità di esigerne il rispetto.
CHIEDIAMO che il decreto di fermo pesca venga deciso con il maggiore anticipo possibile,
CHIEDIAMO che il divieto di pesca in alcune giornate post-fermo venga formulato mettendo nelle condizioni di pescare equamente barche grandi e piccole,
CHIEDIAMO che il decreto metta le Autorità nelle condizioni di far rispettare i limiti di pesca stabiliti.