Cagnoni su Fiera: ridicolo il rischio default. Privatizzazione: niente fretta
“Dire che siamo sull’orlo del baratro è assolutamente ridicolo” – dice Lorenzo Cagnoni ai microfoni di Icaro Tv dopo aver snocciolato i dati di Rimini Fiera.
Dati che vedono il primo semestre 2014 in linea con quanto previsto nel business plan triennale che prevede per la fine del 2016 l’azzeramento del debito contratto dalla Fiera per i nuovi padiglioni (al momento restano da pagare 14,8 milioni sui 300 totali di investimento).
Nel 2017 è previsto anche il pagamento di 3milioni di euro di dividendi ai soci pubblici che potrebbero utilizzarli per pagare il mutuo da 3,6 milioni con Unicredit contratto per la realizzazione del Palas.
E poi ancora: per il 2014 Rimini Fiera prevede di chiudere il bilancio con un + 2,7 milioni, il 2015 con + 3,5 e il 2016 addirittura con + 8,6.
“Nessuno in Italia fa questi risultati” chiosa Cagnoni.
Visti questi numeri, si chiede il numero uno della Fiera, “vi sembra una situazione a rischio default che impone di spingere verso la privatizzazione?”
“Se siamo convinti di andare a cercare partner industriali per aiutare la nostra Fiera a fare meglio e di più va bene – prosegue Cagnoni ricordando di essere stato tra i fautori della privatizzazione di parte della Fiera nel 2004 con l’aumento di capitale da 24milioni – però non si vada ad una possibile alleanza con il cappello in mano. Si va al rapporto con gli altri perché si è forti e non perché si è deboli.”
Cagnoni, senza addentrarsi in particolari, ipotizza per gli Enti pubblici soci anche alcune alternative alla privatizzazione (resa necessaria per la difficoltà di far fronte al mutuo con Unicredit).
Per il presidente di Rimini Fiera anche la soddisfazione per una partita che si andrà a chiudere entro agosto: l’alienazione dell’area in via della Fiera già prevista quando si decise di spostare i padiglioni.
Venerdì si sapranno le offerte arrivate.
Altra conferma la prossima fusione per incorporazione di Convention Bureau all’interno del Gruppo Rimini Fiera.
L’intervista al presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni