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Provincia

Arlotti e Petitti: si proroghi stazione unica appaltante o ritardi nei cantieri

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mer 9 lug 2014 15:39 ~ ultimo agg. 00:00
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I due parlamentari rilevano il paradosso fra le politiche intraprese dal Governo per sbloccare i cantieri e mettere in sicurezza le scuole, e la norma introdotta quest’anno che impedisce dal 1 luglio ai Comuni non capoluogo di indire gare se non è stata individuata una centrale unica appaltante. Per gli interventi nelle scuole di 12 comuni del territorio il governo ha stanziato 940mila euro ma , “paradossalmente – scrive Arlotti – le amministrazioni locali rischiano di trovarsi nell’impossibilità di essere pronte ad aggiudicare i lavori se non si farà slittare l’entrata in vigore della centrale unica appaltante, come già richiesto anche dall’Anci”. Insieme ai colleghi, Arlotti ha sottoscritto un appello affinché Governo risolva la contraddizione.
Anche inserendo la proroga nei prossimi decreti “Competitività” o “P.A”, nel migliore dei casi i nostri Comuni saranno paralizzati per almeno un altro mese – osserva Emma Petitti –, e proprio mentre in Europa ci battiamo perché la spesa in conto capitale dei nostri enti locali sia sottratta dai vincoli del patto di stabilità e mentre parte il Piano per la ristrutturazione dei plessi scolastici che rischia anch’esso, per tale rigidità, di subire una brusca battuta di arresto“.

Il rischio di blocco deriva dalla legge 89/2014, che ha introdotto a partire dallo scorso 1° luglio il divieto per i Comuni non capoluogo di provincia di acquisire lavori, servizi e forniture in assenza di una centrale unica di committenza. Le Stazioni appaltanti potranno essere al massimo 35 su tutto il territorio nazionale invece delle circa 32 mila al momento esistenti. “I Comuni non capoluogo per bandire delle gare dovranno, dunque, riunirsi in unioni di Comuni – spiega la parlamentare -. In alternativa potranno avvalersi di un consorzio, ricorrere ad uno dei soggetti aggregatori o effettuare la gara telematica tramite Consip o un’altra centrale di committenza.
Anci propone lo slittamento dell’obbligo al 1° gennaio 2015 per quanto riguarda l’acquisizione di beni e servizi e al 1° luglio 2015 per quanto riguarda l’acquisizione di lavori.