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Provincia

A San Marino un incontro sulla legalità col viceprocuratore De Lucia

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mar 15 lug 2014 13:06 ~ ultimo agg. 00:00
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Spunto della discussione i sempre più frequenti sequestri di aziende legate alla malavita, a testimonianza dell’appetibilità del territorio riminese (specie delle attività legate al turismo) per la criminalità organizzata.
Ma ci sarà spazio anche per vicende nazionali come le inchieste sul Mose e sull’Expo che hanno ramificazioni sul territorio sammarinese.

Ai microfoni di Icaro Tv il segretario della Cgil riminese Graziano Urbinati e il responsabile nazionale legalità e sicurezza del sindacato Luciano Silvestri presentano la conferenza pubblica

La nota stampa della Cgil

Per la prima volta i sindacati di San Marino CSdL e CdLS di San Marino e la CGIL territoriale e nazionale, hanno organizzato una iniziativa comune per discutere di quell’intreccio sempre più complicato e criminoso fatto di illegalità, affari, politica corrotta, evasione, lavoro nero, mettendo a confronto la situazione nei due territori. Si tratta di una conferenza pubblica di grande rilievo con presenze di primo piano nella lotta alla malavita organizzata come il Viceprocuratore nazionale antimafia Maurizio De Lucia. La conferenza stampa, tenuta questa mattina da Luciano Silvestri responsabile Sicurezza e Legalità della CGIL nazionale e dal Segr. generale CGIL Rimini, ha anticipato i temi su cui si intende accendere i riflettori.
In primo piano c’è il fatto che le aziende sequestrate alla malavita organizzata hanno avuto una crescita esponenziale e sono tanto più preoccupanti perché non si tratta soltanto di immobili ma di vere e proprie attività come alberghi, piadinerie, bar. Le attività acquisite dalla malavita sono utilizzate per riciclare denaro sporco, spesso sono strappate ai proprietari travolti dalla crisi, convinti di poter restituire il denaro chiesto in prestito a prezzi d’usura.
L’ultimo rapporto dell’Osservatorio sulle mafie al Nord riferisce di insediamenti malavitosi di camorra e ‘ndrangheta sempre più estesi in Romagna con una presenza che va ben oltre il traffico di stupefacenti e il gioco d’azzardo. “Ciò che occorre oggi con maggiore urgenza – ha detto il Segr. Graziano Urbinati – è puntare sulla prevenzione. Prima dei sequestri e delle confische bisogna monitorare attentamente i passaggi di proprietà e inoltre bisogna che accordi e protocolli oltre che essere firmati, vengano effettivamente attuati, come ad esempio l’istituzione delle with list o il protocollo sugli appalti che impegna sulla scelta dell’offerta più vantaggiosa e non, come ancora accade, sul massimo ribasso”.
Alla domanda: che obiettivi ci poniamo a partire da questa iniziativa? ha risposto Luciano Silvestri che ha sottolineato l’importanza di aprire un dialogo e un confronto con le istituzioni perché recuperino i ritardi accumulati fin qui; con le imprese che subiscono la pressione mafiosa; con lo Stato che deve aumentare la sua presenza e sostenere chi denuncia.
La corruzione, si legge nella locandina della conferenza, è terreno di malavita, la legalità invece crea sviluppo. L’attenzione del sindacato non può non rivolgersi alle conseguenze che corruzione, illegalità, evasione, lavoro nero producono nei confronti dei lavoratori e delle fasce più deboli della società e quanto invece potrebbe essere fatto di positivo per tutto il Paese, bastino due cifre: i 60 miliardi di euro con cui viene stimato il costo sociale della corruzione e i 140 miliardi dell’evasione.