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Icaro Sport

Ultima tappa per il Motogiro d'Italia 2014: Montecatini Terme-Misano

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ven 27 giu 2014 19:38 ~ ultimo agg. 00:00
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Dopo oltre 1600 chilometri, divisi in sei tappe, si chiude domani (sabato 28 giugno) a Misano Adriatico, l’edizione 2014 della Rievocazione Storia del Motogiro d’Italia, organizzato dal Moto Club Terni Libero Liberati – Paolo Pileri in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e con il supporto di Eicma, Misano Word Circuit, MV Agusta, Serafini logistica e Avis.

La tappa si snoda attraverso tre regioni e sei provincie, praticamente la carovana formata da 150 moto ancora in gara, delle 180 che erano partite dal circuito Marco Simoncelli, attraverserà buona parte del centro Italia, dalla sponda tirrenica a quella adriatica, percorrendo oltre 300 chilometri.
Quest’ultima fatica inizierà con la partenza alle ore 8,30 da Piazza Terme Tettuccio a Montecatini e proseguirà in direzione Lamporecchio dove in Piazza della Vittoria è previsto un primo controllo tecnico, il successivo sarà in Piazza Toscanini a Empoli, qui è in programma un ristoro curato dal Moto Club Guzzi. Il primo controllo orario con sosta e riordino sarà Montelupo Fiorentino in Piazza della Libertà alle ore 9,45, qui i concorrenti sosteranno per alcuni minuti prima di ripartire verso San Casciano Val di Pesa e Pontassieve dove da Piazza Mosca, partirà la prima prova speciale che si concluderà dopo oltre 15 chilometri sul valico della Consuma, scavalcato il quale si entrerà in provincia di Arezzo attraversando Stia, Pratovecchio e Badia Prataglia, dove alle 12,20 si concluderà la prima parte di questa ultima e difficile tappa.
Rifocillati uomini e mezzi a cura del Moto Club Alto Casentino, la colorita carovana motociclistica scalerà il passo dei Mandrioli per giungere a Bagno di Romagna, proseguire poi in direzione di Pennabilli e quindi entrare nelle Marche all’altezza di Carpegna, dove la locale Pro Loco ha organizzato una particolare accoglienza alle ore 14,30, quindi il balzo verso San Clemente di Rimini, dove ci sarà l’ultimo controllo tecnico prima dell’arrivo in Piazza della Repubblica a Misano. Qui ci sarà anche l’ultima prova selettiva. Prova che potrebbe decidere il vincitore di questa edizione, visto che dopo cinque tappe ci sono sei concorrenti racchiusi in una manciata di punti. Terminata la prova, si formerà un lungo serpentone che scortato dalle staffette dei Carabinieri di Terni che hanno seguito tutta la manifestazione e dalla Polizia Municipale di Misano, raggiungerà l’autodromo dove con un giro di pista si chiuderà l’edizione del Centenario del Motogiro d’Italia.

Si chiude quindi un edizione che difficilmente verrà dimenticata, sia per i numeri che per i luoghi che ha attraversato. Sedi di tappa sono state infatti Salsomaggiore, Alba, Pinerolo, Genova, Montecatini e Misano, per un totale di oltre 1600 chilometri, durante i quali la carovana ha attraversato buona parte del nord ovest della penisola, passando dall’Emilia Romagna alle splendide colline piemontesi ad alta vocazione vitivinicola i cui vigneti, meglio sarebbe dire giardini di viti, hanno lasciato stupefatti i numerosi partecipanti stranieri. Dai dolci rilievi piemontesi si è scesi attraverso le Alpi Marittime verso la Liguria, su percorsi incantevoli fatti migliaia di curve e tornanti, vera passione dei motociclisti, che nemmeno la giornata di pioggia insistete è riuscita a rovinare. E poi le ultime due frazioni fra Toscana, Marche e Romagna, dove alla bellezza dei luoghi si è aggiunta la simpatia e la passione degli abitanti, accorsi numerosissimi al passaggio dei concorrenti che oltre la metà sono stranieri provenienti da Inghilterra, Francia, Olanda, Spagna, Germania, Belgio, Norvegia, Stati Uniti, Cile, Argentina, Australia e Hong Kong.

A questa ultima tappa prenderanno parte anche alcuni piloti che hanno segnato un epoca nella storia del motociclismo a partire dall’ultimo vincitore del Motogiro agonistico, corso nel 1957 Remo Venturi che si aggiudicò la classifica assoluta e Giuliano Maoggi che vinse la classe fino a 125 cc. e due vincitori di tappa sempre dello stesso anno, Rinaldo Brambilla in gara con una Alpino, la stessa moto con cui partecipò a quell’edizione e Gino Carena con la Ducati Marianna 100 cc. Fra gli stranieri uno dei più grandi collezionisti al mondo, lo spagnolo Francisco Javier Fernandez Caballero e poi tanti professionisti affermati nei loro paesi. E a proposito di professionisti affermati non possiamo non citare il noto chirurgo plastico umbro Marco Tomassini, considerato il maggior esperto di queste manifestazioni, tanto d’aver vinto diverse edizioni della Rievocazione Storica del Motogiro e in piena lotta per la vittoria finale anche di questa edizione, insieme ai lombardi Paolo Mattioli e Marco Bonanomi e all’olandese Erik Willelmens.