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Politica Rimini

Pista ciclabile. E' polemica su finanziamento. Vecchi: progetto in commissione

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mer 25 giu 2014 15:46 ~ ultimo agg. 00:00
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Il consigliere regionale di Forza italia Marco Lombardi attacca il Sindaco Gnassi sul finanziamento regionale della pista ciclabile a margine della risposta alla sua interrogazione a risposta immediata. Il consigliere parla di ‘pressapochismo’ con cui la Giunta Riminese si sarebbe mossa in questa occasione. Lombardi sostiene che il comune non avesse i requisiti. la regione risponde: nessuna revoca.

La nota della Regione:

La Regione Emilia-Romagna non ha adottato alcun atto di revoca dei finanziamenti inizialmente concessi per la pista ciclabile di Rimini ma alla luce degli elementi forniti dal comune, che ha recentemente formalizzato la relativa rendicontazione, ritiene di inviare nuovamente il progetto in commissione di valutazione per verificare quali parti siano rispondenti ai criteri del bando e in che termini sia concedibile una quota parte del finanziamento.

È quanto ha chiarito l’assessore regionale alle Attività produttive, Luciano Vecchi, in risposta a ad un’interrogazione presentata per il question time da Marco Lombardi (Fi-Pdl). Il consigliere ha chiesto chiarimenti evidenziando contraddizioni tra quanto affermato in questi giorni da una consigliera comunale, circa la revoca del finanziamento alla pista ciclabile il cui progetto sarebbe stato non conforme ai requisiti richiesti dal bando, e le dichiarazione dell’assessore comunale Brasini che aveva sostenuto che la Regione avrebbe modificato il suo atteggiamento passando dalla revoca del finanziamento ad una sospensione. Un’interpretazione quest’ultima – ha detto Lombardi – che “appare semplicistica e soprattutto in contrasto con le previsioni del bando a cui altri soggetti istituzionali si sono già scrupolosamente attenuti”.

L’assessore Vecchi ha chiarito che l’amministrazione regionale nel gennaio scorso aveva effettivamente inviato al comune di Rimini la comunicazione di avvio del procedimento di revoca del finanziamento alla pista ciclabile sul lungomare “in base ad una valutazione di coerenza con il bando”, in quanto il progetto risulta “sostanzialmente diverso” da quello preliminare ammesso a finanziamento e che prevedeva, come da requisiti fissati dal bando, un tracciato in sede propria.

La Regione aveva quindi valutato il progetto” ai soli fini della coerenza con il bando” e tale valutazione – ha chiarito Vecchi – “non attiene all’operato del Comune di Rimini”, il quale ha invece valutato necessario eseguire l’intervento secondo modalità non previste dal bando. Sulla revoca poi – ha anche chiarito l’assessore – lo stesso Comune in aprile aveva chiesto di sospendere il procedimento. Poi, a seguito di alcuni colloqui e riunioni tecniche con la direzione generale ambiente della Regione, il 20 giugno il Comune ha presentato la rendicontazione dell’intervento sul lungomare. Di qui l’intenzione di rinviare il progetto nuovamente alla commissione di valutazione.

La nota di Lombardi:

Dalla risposta della Giunta ricavo tutti gli elementi di cui avevo bisogno per farmi un’idea della vicenda e perché anche l’opinione pubblica riminese si renda conto del pressappochismo con cui la Giunta Riminese si è mossa in questa occasione.
In primo luogo da parte regionale si evidenzia come il bando a cui Rimini ha fatto ricorso, è stato costruito insieme alle amministrazioni provinciali e comunali firmatari dell’Accordo dell’aria, attraverso incontri tecnici e tale bando condiviso, prevedeva piste ciclabili in sede “separata e protetta”. Quindi il Comune di Rimini sapeva bene sin dall’inizio a quali requisiti si doveva attenere.
Nella mia replica – conclude Lombardi – ho preso atto che il Comune di Rimini sapeva bene di realizzare un progetto difforme dal bando ed ho preso atto anche della particolare attenzione dimostrata dalla Giunta regionale nei confronti dell’ Amministrazione riminese auspicando che analoga attenzione sia stata riservata in passato e venga riservata in futuro anche ad altre Amministrazioni non politicamente affini alla giunta regionale.