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Icaro Sport

'Maracascai' ha acceso i riflettori con Capucho Jeda

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mer 25 giu 2014 22:53 ~ ultimo agg. 00:00
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L’antipasto in piena sintonia con i Mondiali carioca lo si è avuto dal Maracanà, Bagno 54 da cui i titolari hanno ‘interrogato’ Mario Sconcerti sul fallimento azzurro a Natal. La prima diretta è andata invece in onda dal bagnasciuga del Turquoise, con l’inviato Riccardo Re affiancato da una vecchia conoscenza ancora nel cuore di ogni tifoso biancorosso, quel Capucho Jeda che nel Brasile oggi vestito d’iride ci è nato.

Maracascai ha acceso i suoi riflettori dalla Riviera romagnola in grande stile. L’accoppiata di oggi, dalla bellissima cornice del Roof Garden del ristorante Quartopiano (ospiti in diretta Acrhaf Lazaar, neo promosso in Serie A con il Palermo, e Andrea Petagna, giovane attaccante di scuola Milan in predicato di passare al Cesena) gli onori di casa sono toccati appunto al brasiliano del Rimini dei tempi d’oro.

“Questa città l’ho sempre nel cuore e ogni anno è una tappa obbligata delle mie estati, fosse anche per una sola giornata” l’incipit col canonico sorriso sulle labbra nel pre-trasmissione in compagnia del deus ex machina Mario Fucili, di Simone Confalone e di tutta la macchina organizzativa. Prima dello spazio dedicato da Sky al calciomercato è invevitabile parlare con Jeda di futuro.
L’esperienza di Crema si è chiusa con una retrocessione, il prossimo anno dove la si vedrà?
“Con la ‘Pergo’ avevo ancora un anno di contratto, ma la discesa in Serie D cancella ogni accordo e penso proprio che vestirò un’altra maglia”.
Anche il suo ex Rimini deve ripartire dai dilettanti, stravolgimenti sul ripescaggio a parte…
“Mi sembra di vedere comunque cose importanti: il cambio di proprietà e la riorganizzazione societaria fanno ben sperare, perché De Meis mi ha fatto un’ottima impressione. E’ questo che conta nel calcio di oggi, trovare persone serie e appassionate, sono importanti i progetti più delle categorie e Rimini non può certo stare in D. Merita ben altro, se ripenso al nostro periodo e a quanto ci siamo divertiti e abbiamo divertito…”
Rivederla con la maglia a scacchi è pura utopia?
“Sento di poter misurarmi ancora ad alti livelli, ma come ho detto prima non è questione di che campionato si affronta ma di uomini e società e fra Campilongo e Pastore la partenza di De Meis è davvero ottima”.
Chi non nasconde il desiderio di chiudere la sua carriera qui è il suo amico Ricchiuti.
“Adrian è un po’ che non lo sento, ma dice sempre che vorrebbe tornare”.
Il Mondiale nella sua patria lo segue?
“Ho visto diverse partite e mi spiace molto per l’eliminazione dell’Italia. Al di là degli episodi e dell’arbitraggio, l’Uruguay è una squadra forte: gli errori veri sono stati fatti col Costarica, non l’altro ieri”.

Nel pomeriggio, Riccardo Re, accompagnato da Simone Confalone, è poi andato a intervistare Pierpaolo Bisoli, mister del Cesena che doveva tener fede al voto fatto in caso di promozione del suo Cesena in Serie A: raggiungere cioè Montiano in bicicletta per poi prendere parte a una delle tante feste organizzate per celebrare la massima serie. Anche questo servizio realizzato alla partenza della scarpinata del tecnico (con tanto di maglietta celebrativa) ha portato una fetta di Romagna sul canale satellitare di Murdoch.

(nella foto Lazaar e Jeda al Quartopiano con Fucili, Confalone e il proprietario Andrea Tani)