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Lombardi a Gnassi: coraggio vuol dire anche scendere dal TRC

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dom 15 giu 2014 07:47 ~ ultimo agg. 14 giu 00:00
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Alle parole di Moretti si rifà anche Marco Lombardi di Forza Italia, che però parte dall’intervento di Gnassi alla stessa assemblea:
“Ben vengano le rotture di Gnassi, anche se mi permetto notare che chi vuole “cambiare verso ” alla città deve poi avere la capacità di creare le condizioni normative, relazionali e burocratiche per far sì che la città non si avviti su stessa morendo. Si può bloccare lo sviluppo edilizio selvaggio, che è bene ricordare è figlio della stessa sinistra che ha portato Gnassi a fare il Sindaco, ma allo stesso tempo si devono dare strumenti immediati per far partire una rigenerazione urbana che riconverta il comparto edilizio e non uccida le imprese del settore. Siccome il nostro Sindaco ha parlato anche di coraggio e di condivisione dovrebbe a mio avviso avere il coraggio di condividere finalmente la nostra visione sul TRC avvalorata da ciò che ha detto l’Ingegner Moretti nella sua relazione”.

In una viabilità più fluida, come auspicato dallo stesso sindaco, per Lombardi il TRC divenerebbe ancora più inattuale. Poi si passa ai ragionamenti economici: “il Sindaco sia per ciò che riguarda l’ammodernamento della rete fognaria che tutti gli altri investimenti sulla città si è preoccupato di avere la capacità economica necessaria e ristrutturando il debito è riuscito a liberare risorse portando gli investimenti dai 16 milioni di euro del 2013 ai 40 milioni di euro per il 2014 ed ai 42 previsti per il 2015. Non capisco, a tal proposito, come mai all’interno di queste cifre non trascurabili, non ci sia stato il modo di ricapitalizzare Aeradria evitandone il fallimento, ma ad ogni modo se a ciò che è già stato stanziato si potessero aggiungere le risorse impegnate sul versante comunale per il TRC, anche depurate dai costi della rinuncia all’opera, credo che gli investimenti sul futuro della città potrebbero essere ben maggiori e sicuramente più veloci riportandoci ai livelli qualitativi che ci spettano”.

Fino alla “proposta indecente” conclusiva:
“Caro Andrea, a volte il caso ci viene in aiuto e la vittoria della Tosi a Riccione potrebbe essere la chiave di volta per toglierti dall’impaccio politico e fare ciò che è giusto e di buon senso per il nostro territorio. Ti propongo quindi un patto alla luce del sole tra opposizione (chi ci sta) e maggioranza (chi cista) per limitare i danni di una rinuncia al TRC, per evitare ogni speculazione politica sul perché siamo arrivati a questo punto e per studiare ogni percorso anche legale che rassicuri vecchi e nuovi amministratori rispetto a responsabilità di ogni tipo.
Tutto questo, ripeto alla luce del sole, nel solo interesse del comune di Riccione e di Rimini che vedranno così alleggeriti i loro bilanci e che non dovranno oberare i propri cittadini con il peso di una futura gestione deficitaria. Come vedi accetto la tua sfida: coraggio nelle scelte e condivisione delle conseguenze”
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