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Rimini

L'anello delle piazze: non più parcheggi ma luoghi di socialità

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gio 12 giu 2014 13:41 ~ ultimo agg. 00:00
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Un percorso circolare che in poche centinaia di metri porterà dal decumano romano alle opere rinascimentali. “Via Serpieri, via Bertola, piazzetta San Bernardino – spiega il sindaco Andrea Gnassi, durante la visita ai cantieri in corso – via Sigismondo, che incontrerà il teatro e piazza Malatesta da cui toglieremo le auto. E poi ancora piazza San Martino che diventerà lo spazio all’aperto della galleria d’arte contemporanea, piazzetta Zavagli, che lo storico Oreste De Lucca ci ha insegnato era il luogo delle prime locande, quindi della prima accoglienza e dell’ospitalità riminese. E ancora via Tonini e piazzetta Ducale, anche qui via alle auto con un percorso ciclabile che salendo dal mare, dal faro, lungo gli argini del Marecchia, arriverà in centro storico nei pressi del museo. Poi via Angherà, piazzetta dei Teatini, via Castel Fidardo, piazzetta San Francesco. Un vero e proprio anello per riprenderci la città e proporla ai nostri turisti

L’idea di fondo è l’armonia. Con arredi, dai lampioni alle panchine ai porta bici, dai bidoni alle fioriere, dai segnali stradali alle insegne dei locali, uguali in ogni punto del centro storico. E sulle facciate di alcuni edifici opere di street art. Un investimento economico che rientra nella partita complessiva da 50milioni di euro tesi a riqualificare l’intero centro storico, partendo dal Teatro Galli e dal Fulgor. “L’investimento è cospicuo, di 4,5 milioni – spiega Jamil Sadegholvaad, assessore attività economiche Rimini – vedrà cantieri, molti già in essere, su buona parte del centro storico. Pensiamo che in un paio d’anni l’intero progetto si possa concludere. Un intervento che valorizzerà non solo le vie di collegamento ma anche le piazze, oggi relegate ad un ruolo marginale di parcheggio di auto ma che diventeranno luogo di socialità e aggregazione per i riminesi“. “Un anello – aggiunge il sindaco Gnassi – che farà scoprire al posto delle auto i fiori (sono pensati piccoli banchetti), le botteghe degli artigiani, che potranno esporre all’esterno, i dehors (gazebo esterni ai locali) i bistrot. Un’idea completamente nuova di vivere il centro storico, ma che può essere replicata in altri luoghi della città, mantenendone sempre l’identità” Sui progetti di riqualificazione l’amministrazione è già in dialogo con gli esercizi commerciali del centro storico, chiamati a fare la loro parte.