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Politica Riccione

Il 'dietro le quinte' del PD su Facebook. Ubaldi e i 'quattro amici al bar'

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dom 15 giu 2014 09:31 ~ ultimo agg. 00:00
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Il nuovo “contributo” arriva da un post di Fabio Ubaldi dal titolo “eravamo quattro amici al bar”.
Lo spunto di partenza è sempre la vicenda Amatori, ma qui si parla anche di Sauro Tonti e di Mauro Villa: accusato, quest’ultimo come Amatori, di discutibili scelte nei confronti del centrosinistra.
Tra i passaggi, l’incontro che Ubaldi, Villa e Venerandi ebbero nell’ufficio di Pironi per comunicargli che non c’erano i presupposti per una riconferma. E una frase di Villa – fosre provocatoria, specifica Ubaldi – che avrebbe voluto che Pironi cadesse in consiglio.
In conclusione, Ubaldi annuncia la richiesta alla prossima assemblea del PD di sospenderele tessere di Tonti, Villa e Amatori.
Ma il post è solo l’inizio di un acceso dibattito nel quale interviene tra gli altri Tonti a difendersi parlando di in suo post di “vuoto di proposta politica (o in taluni casi di confusione – vedi TRC)” e di “apparente renzismo in una organizzazione politica governata da dissapori, voglie di riscatto “costi quel che costi”, ecc, che non poteva avere il mio (non etico?) sostegno”
Mauro Villa a sua volta pubblica una lunga risposta. Sull’accusa di prospettare un golpe contro Pironi spiega “la mia non era una proposta e neppure un auspicio ma una banale constatazione che se si voleva giocare duro (o sporco a seconda dei punti di vista), quello era l’unico argomento che reputavo sensibile”.
E poi l’accusa a Ubaldi di avere manovrato in modo da diventare il candidato alternativo allo stesso Pironi per le primarie. Poi un invito in risposta a un commento di Ubaldi: “La vittoria della Tosi é la vittoria dei cittadini che liberamente e con la loro testa hanno fatto questa scelta. Accetta anche tu con lo stile che ti si addice il risultato delle elezioni e smetti di dare la caccia alle streghe che non ci sono”.
Arriva il commento dello stesso Pironi: “Sentire di tutti questi giochi mentre mi preoccupavo di condurre in porto la legislatura produce una profonda amarezza”.