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Rimini

Evasione fiscale. La Uil in piazza per raccogliere firme a petizione

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mar 24 giu 2014 14:38 ~ ultimo agg. 00:00
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Di seguito le motivazioni della petizione<(b>

In Italia c’è una tassazione tra le più elevate dei paesi OCSE, tanto più sui redditi da lavoro e da pensione.

Contemporaneamente nel nostro Paese si registra un’elevatissima evasione fiscale.

Si stima che ogni anno oltre 180 miliardi di imposte vengano sottratte alla collettività, praticamente 15 miliardi al mese (cifra complessiva necessaria per la paga mensile media di oltre 11 milioni di lavoratori dipendenti), 500 milioni di euro al giorno, 20,8 milioni di euro ogni ora, 347.000 euro al minuto.
Soldi che, se recuperati, permetterebbero di ridurre significativamente le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati.

La UIL, promuove una PETIZIONE POPOLARE per realizzare una svolta nella LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE.

Governo e Parlamento devono combattere gli evasori attraverso il varo di 5 provvedimenti relativi a:

1. l’estensione del contrasto di interessi, attraverso l’aumento delle detrazioni e delle deduzioni esistenti e l’introduzione di ulteriori misure per la manutenzione e riparazione dei beni
mobili non di lusso (automobile, moto, lavori di carrozzeria) e per la manutenzione ordinaria dei beni immobili (riparazioni in casa, lavori idraulici, lavori di falegnameria).

2. la riorganizzazione dell’apparato statale attraverso la creazione di una vera e propria struttura per l’accertamento che consenta di prevedere un incremento dei controlli,
destinandovi maggiori risorse ed energie umane anche considerando che il personale addetto ai controlli in Italia è circa la metà della media dei paesi OCSE. Oggi, mediamente, un contribuente “rischia” un controllo sostanziale ogni 20 anni.

3. l’introduzione di una sanzione che preveda, per chi evade, l’interdizione all’accesso alle agevolazioni fiscali e ad alcuni servizi (dalla retta per l’asilo nido, alla contribuzione per la
mensa scolastica, alle tasse universitarie) per un periodo temporale correlato all’entità dei redditi evasi;

4. il potenziamento del ruolo degli enti locali, attraverso un loro effettivo coinvolgimento nel contrasto all’evasione, a partire da quella di “prossimità”, maggiormente visibile sul territorio. Tale attività deve essere accompagnata da un più efficace meccanismo di incrocio delle tante banche dati pubbliche presenti nel paese, utilizzando al massimo il
digitale e le procedure altamente informatizzate;

5. l’elevazione a rango costituzionale dello Statuto dei Diritti del Contribuente per assicurare trasparenza, semplificazione
degli adempimenti, certezza ed esigibilità dei diritti dei cittadini nel rapporto con il fisco.

Le risorse recuperate devono essere destinate alla riduzione delle tasse. Gli interventi annunciati dall’attuale Governo sono positivi
e nei prossimi mesi vanno estesi a tutti i pensionati e a tutti i lavoratori.