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Economia Rimini

Confindustria da oggi è Unindustria, verso 'area vasta'. Moretti stronca il TRC

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ven 13 giu 2014 13:47 ~ ultimo agg. 00:00
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Confindustria diventa Unindustria, comprendendo a oggi 481 soci, e prosegue nel percorso di costituzione di una Confindustria della Romagna con una unione federativa che dovrebbe costituirsi a inizio 2015 per poi dare invito, in futuro, a una ulteriore aggregazione. L’invito è stato rivolto anche a Ferrara.
Tracciando il quadro attuale, il presidente Paolo Maggioli ha spiegato che perché i segnali di ripresa diventino qualcosa di più concreto serve una svolta basata su alcuni concetti precisi: riforme, cambiamento, rispetto delle regole ed etica, valore delle radici e valore di impresa per rilanciare l’economia.
Nello specifico di Rimini, ricordando che gli imprenditori sono contrari ad un consumo dissennato del territorio, Maggioli sottolinea tre priorità: abbattere il mostro della burocrazia, rinnovare il lungomare, ricucire centro e mare.
Temi, soprattutto gli ultimi due, ribaditi dal sindaco Gnassi nel suo intervento: piano strategico e Masterplan sono gli ambiti della nuova visione della città che sta già portando cantieri e può rilanciare l’economia.

Maggioli ha anche affrontato anche il tema dei tempi lunghi per le grandi opere citando i decenni per realizzare la darserna: Poi il TRC: “solo adesso lo stiamo costruendo dopo un paio di decenni di gestazione: forse era meglio dimenticarlo”. E il palas: “ultimato quando il mercato aveva cambiato intonazione rispetto al momento della sua ideazione”.

Poi il riminese Mauro Moretti, amministratore di Finmeccanica reduce un viaggio in Oriente con Renzi, ha preso il TRC come esempio della tendenza italiana a fare interventi sbagliati o non produttivi.
Francamente non ha mai capito a cosa serva il TRC”, un’opera della quale non vede i vantaggi e che, avrà dei costi di gestione importanti con ricaduta sui cittadini.
Il sindaco Gnassi, in prima fila, a lavori conclusi si è fermato a chiarire gli aspetti del TRC con Moretti (nella foto). Un’opera che va nella direzione della modernità e che prevede una riqualificazione urbana, ha poi ricordato Gnassi.

Maggioli ha anche affrontato anche il tema dei tempi lunghi per le grandi opere citando i decenni per realizzare la darserna: Poi il TRC: “solo adesso lo stiamo costruendo dopo un paio di decenni di gestazione: forse era meglio dimenticarlo”. E il palas: “ultimato quando il mercato aveva cambiato intonazione rispetto al momento della sua ideazione”.

Poi il riminese Mauro Moretti, amministratore di Finmeccanica reduce un viaggio in Oriente con Renzi, ha preso il TRC come esempio della tendenza italiana a fare interventi sbagliati o non produttivi.

(Newsrimini.it)

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La sintesi della relazione di Paolo Maggioli.

“Per rilanciare l’economia occorrono riforme e cambiamento. Un cambiamento che parta da noi stessi, dal dare valore al rispetto delle regole, dall’evitare facili scorciatoie e dal capire che i comportamenti etici sono da richiedere “in primis” a noi.
Bisogna ridare valore alle radici, perché un cambiamento che non sia fortemente ancorato ai valori di una terra e della gente che vi vive, rischia di essere un viaggio senza meta. Le radici sono ciò che hanno alimentato lo spirito che ha fatto grande il nostro territorio.
Il tutto senza ovviamente trascurare la consapevolezza dell’importanza del valore d’impresa, uno dei punti su cui deve fondarsi il cambiamento. Se vogliamo uscire da questa crisi c’è bisogno di più impresa. E’ necessario facilitare in ogni modo la nascita di nuove e il consolidamento di quelle già esistenti”
.

Questi in sintesi i temi principali della relazione del Presidente di Unindustria Rimini Paolo Maggioli che oggi, venerdì 13 giugno, in occasione dell’Assemblea annuale che si è svolta presso il Centro Congressi SGR di Rimini, ha tracciando il bilancio del suo primo anno di mandato. Si è trattato di un incontro molto partecipato a cui sono intervenuti anche l’Amministratore Delegato Finmeccanica Mauro Moretti, il Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Maurizio Marchesini e il Sindaco del Comune di Rimini Andrea Gnassi.

Un anno di novità e di iniziative importanti, come solo per fare qualche esempio, la nascita di Unindustria, nata dall’unione fra Confindustria Rimini e Api, di cui oggi l’Assemblea ha votato la nuova denominazione sociale, o l’avvio del processo che porterà ad una “unione federativa” tra le associazioni Confindustria della Romagna e si auspica anche la disponibilità di Ferrara.
Un percorso che avrà un primo punto di arrivo all’inizio del 2015 con la costituzione della vera e propria unione federativa alla quale seguirà, nei tempi e nelle forme che verranno stabilite, una ulteriore aggregazione.
Senza dimenticare, i progetti in ambito di export e internazionalizzazione fra cui il protocollo siglato con Camera di Commercio e Banca Carim e per la sensibilizzazione delle aziende del territorio verso il tema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico. A tal proposito a fine 2014 sarà presentata, grazie all’impegno della facoltà di Economia e Gestione delle Imprese, una ricerca che coinvolge circa 200 associate e che darà la fotografia dello stato dell’arte della ricerca e dell’innovazione nella provincia.

Un anno purtroppo ancora segnato dalla crisi che nel nostro territorio, in linea con l’andamento del Paese, continua a farsi sentire.
LA CONGIUNTURA ECONOMICA mostra un quadro che, partendo da una chiusura del 2013 ancora molto critica, fa emergere i primi segnali di inversione di tendenza che necessitano però di ulteriori conferme.
Le previsioni per il primo semestre 2014 rivelano che: per la produzione gli imprenditori ottimisti sono il 33% e i pessimisti sono il 14%. Gli ordini esteri tengono bene e gli imprenditori che li vedono in crescita sono la stragrande maggioranza. L’occupazione sarà ancora in sofferenza non essendoci i presupposti, vista la fragilità della congiuntura, per un rientro dei lavoratori nel ciclo produttivo.
Le previsioni di investimento sul fatturato sono state rilevate intorno al 4,9%.
E’ da notare che è stata registrata una predisposizione a investire per ulteriori 64 milioni, qualora ci fosse una ripresa nella concessione di credito. Il tema del credito quindi resta delicato.

“Nel dopo guerra e fino all’inizio degli anni ’70 – sottolinea il Presidente Maggioli – si respirava un’atmosfera caratterizzata da idee e modelli imprenditoriali diffusi grazie alla maggiore facilità di azione con cui gli imprenditori potevano muoversi, con meno lacci e lacciuoli di quelli attuali: l’auspicio è che la burocrazia torni nel proprio alveo naturale diventando veramente un supporto per le imprese e non un ostacolo come è adesso.
Non penso solo al turismo, ma a tutte le aziende manifatturiere nell’ambito della moda o della metalmeccanica, solo per citare due dei più importanti settori, in cui le nostre imprese hanno saputo affermarsi nel mondo.
Ma non possiamo restare fermi.
Alla base di ogni cambiamento, vi è una nuova visione, un progetto, un pensiero nato dall’esempio e dall’incrocio di diverse esperienze provenienti da diversi settori e altri Paesi.
Pensiamo alla realizzazione della darsena o alle altre grandi infrastrutture come la Fiera o i Centri Congressi.
Non posso non sottolineare l’importanza e l’alto valore creativo e di progettualità legata all’innovazione che è il nostro Piano Strategico: sono convinto che l’avvio delle opere collegate allo stesso possano costituire un volano importantissimo per dare lavoro alle imprese e per agevolare la ripresa economica del nostro territorio.
Lo sforzo che dobbiamo fare nel cambiamento è quello di accorciare i tempi, di essere concreti e pensare alla realizzazione dei progetti.
Per realizzare la Darsena abbiamo impiegato alcuni decenni: non possiamo ripeterci.
Per il TRC solo adesso lo stiamo costruendo dopo un paio di decenni di gestazione: forse era meglio dimenticarlo!
Il Centro Congressi l’abbiamo ultimato quando il mercato aveva cambiato intonazione rispetto al momento della sua ideazione.
In altre parole uno dei primi cambiamenti che dobbiamo attuare è quello di accorciare i tempi tra ideazione e completamento dell’opera perché, in caso contrario, rischiamo di realizzare interventi sfasati e superati rispetto alle motivazioni che avevano suggerito la loro costruzione”.

Nell’analisi degli eventi dell’ultimo anno non manca il riferimento al fatto che ha “scosso le istituzioni e la nostra economia: IL FALLIMENTO DI AERADRIA.
“Un evento così gravido di risvolti negativi che però – a parere del Presidente Maggioli – ha fatto ritrovare quello spirito degli anni ‘50 e ‘60 tra istituzioni (un ringraziamento particolare va al Sig. Prefetto Dott. Claudio Palomba per l’impegno e l’efficacia profusi), associazioni e imprenditori, che hanno saputo reagire coralmente per garantire l’operatività dello scalo salvando la stagione estiva, e rendendo possibile attendere le procedure del bando europeo per l’assegnazione della concessione nella continuità d’esercizio.
Come dire: dopo l’alluvione la speranza!”.

Pensando al cambiamento, il Presidente Maggioli ricordando anche che GLI IMPRENDITORI SONO CONTRARI AD UN CONSUMO DISSENNATO DEL TERRITORIO, sottolinea che ciò che sta a cuore alla categoria è che si possa agire per risanare, rigenerare l’esistente per dare nuove prospettive all’economia del nostro territorio con atti concreti che si possano realizzare nel breve.
“Solo così – spiega il Presidente – si potrà vincere l’atteggiamento, che ormai si sta facendo strada tra molti, pensando che siamo un Paese in declino.
Noi contestiamo questa tendenza e anzi siamo convinti che il 2014 sarà l’anno in cui “cambiare verso”, come dice il nostro Presidente del Consiglio, sarà tangibile”.

In conclusione tre considerazioni come stimolo a ritrovare lo spirito che ha fatto grande Rimini per declinarlo nel nostro tempo:

ABBATTERE IL MOSTRO DELLA BUROCRAZIA:
La prima riguarda una notizia apparsa sulla stampa alcuni mesi fa che riportava la conclusione, fortunatamente positiva, dell’iter burocratico per l’ampliamento di due aziende del territorio.
Per una era durato quasi dieci anni per l’altra aveva superato i cinque. E queste sono solo la punta di un iceberg a confronto con la corsa ad ostacoli che devono affrontare, chi più o chi meno, le nostre aziende.
Mi domando, come si possano attrarre aziende da altri territori e farne nascere di nuove con queste premesse?
Il principale “mostro” da abbattere è la burocrazia e speriamo, questa volta, di essere sulla strada giusta.

RINNOVARE IL LUNGOMARE
La seconda si riferisce a Rimini e al suo lungomare. E’ veramente arrivato il momento di fare un cambiamento radicale.
Gli altri comuni della costa da Bellaria, a Riccione, Misano e Cattolica hanno tutti effettuato delle innovazioni per presentare un volto nuovo ai turisti. Ora è necessario che anche Rimini proceda su questa strada dando incentivi reali a chi vorrà investire, naturalmente nel rispetto della conservazione dell’ambiente e nella sostenibilità del suo utilizzo.
Ma senza incentivi è sicuro che sarà difficile operare e l’attuale paralisi delle iniziative ne è un segno eloquente.

RICUCITURA CENTRO E MARE
La terza considerazione riguarda la ricucitura tra centro storico e la zona mare che passa attraverso la valorizzazione dell’area della stazione.
Su questi ultimi due temi sono state fatte analisi egregie e anche lanciate idee progettuali molto interessanti dal “Piano Strategico”. E’ arrivato il momento di passare dai progetti alle realizzazioni.

“Gli imprenditori che ho l’onore di rappresentare – conclude il Presidente Maggioli – sapranno sicuramente dare gambe a queste idee purché i progetti abbiamo anche un conto economico congruente con le regole del mercato”.
Siamo in un momento di passaggio e di cambiamento per il Paese, ma anche per il nostro territorio e come sempre in questi casi vi sono grandi opportunità, ma anche rischi.
Desidero sottolineare maggiormente le opportunità e sperare che con l’aiuto di tutti possiamo lasciarci alle spalle questa crisi, obiettivamente troppo lunga.
Sono certo che le imprese hanno in se tutte le potenzialità per potercela fare. E ce la faremo”.

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In Assemblea sono stati approvati il Bilancio Consuntivo 2013 e Preventivo 2014.
Sono stati eletti i 13 componenti della Giunta di Unindustria Rimini che per il biennio 2014-2016 è così formata:
Andreini Alessandro
ANDREINI MOTORI SRL

Annibali Alessandro
NEW FACTOR SPA

Aureli Andrea
S.C.M. GROUP SPA

Colombo Massimo
COSER SRL

Formica Alessandro
AL.F.AD. SPA

Gorini Marco
GORINI COSTRUZIONI SRL

Grossi Orfeo
VIRGINIA SRL

Leardini Patrizia
COSTA PARCHI SPA

Masini Davide
OPTIMA SRL – MEC3

Morandi Bruno
EDILE CARPENTIERI SRL

Tani Bruno
GRUPPO SOCIETA’ GAS RIMINI SPA

Vernocchi Giacomo
VERNOCCHI.ZERO SRL

Zannoni Riccardo
ETICHETTIFICIO LGL SRL

I 13 eletti si uniscono ai componenti di diritto della Giunta: Paolo Maggioli (Presidente), Simone Badioli (Vice Presidente), Alessandro Pettinari (Vicepresidente), Ulisse Pesaresi (Presidente Ance Rimini), Maria Teresa Colombo (Presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Rimini), Remo Lucchi (Presidente Piccola Industria), ai Past President Adriano Aureli, Maurizio Focchi, Manlio Maggioli, Roberto Valducci e ai Presidenti dei Gruppi Merceologici eletti dalle rispettive Assemblee che sono Settore abbigliamento: Simone Badioli (già Vice-Presidente); Agroalimentare Alberto Ioli; Chimici e affini Massimiliano Tasini; Grafici e Cartotecnici Quinto Protti; Industrie del legno Francesco Fontanot; Industrie dell’ospitalità Umberto Trevi; Industrie varie Paolo Cesari; Interedile Giampiero Boschetti; Metalmeccanici Luca Vici; Sanità e cura delle persone Matteo Vaccari; Terziario e servizi Roberto Patumi; Trasporti Paolo Birolini.

Inoltre, sono stati eletti componenti del Collegio dei Revisori Contabili 2014-2016: Adalberto Gambetti, Pier Luigi Morri, Marco Tognacci.
e componenti del Collegio dei Probiviri 2014-2016
Agostini Giuseppe, Galli Antonio, Gerani Silvano, Vici Nevio

La seduta privata dell’Assemblea è stata seguita da una seduta pubblica che si è aperta con la consegna dei riconoscimenti di anzianità associativa ai Soci e i riconoscimenti alle “Imprese Centenarie”.
Sono stati premiati:
Associati da 30 Anni: IFI Spa e Ren-Auto Srl
Imprese centenarie: Casa di Cura Montanari, Focchi Spa, GSR Spa, La Galvanina Spa, Pazzini Stampatore Editore, Viscount International Spa.