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Il Rimini ad un passo da Antonio Esposito

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sab 16 mar 2013 08:46 ~ ultimo agg. 00:00
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Il Rimini non può più aspettare. E allora l’Assemblea dei soci, riunitasi ieri poco dopo le 18 e che si è sciolta solo in serata, si è orientata verso la proposta dell’imprenditore riminese di origini campane Antonio Esposito (probabilmente presente all’Assemblea), che lavora nell’ambito della telefonia nel Lazio e che ha una quota nella catena Sarni, proposta relativa all’acquisizione (insieme ad altri due imprenditori non del nostro territorio) dell’80% delle quote sociali. Dopo l’incontro a Roma di inizio settimana tra Esposito e Amati, l’offerta è stata ritoccata. E ora le parti sono vicine anche per quanto concerne la gestione del debito corrente, che in parte sarebbe coperto dal gruppo facente capo ad Esposito e in parte resterebbe a carico dell’attuale proprietà.

Intanto, il Gruppo romano BSE, dai primi di dicembre in trattativa per l’acquisizione del Rimini, sta mettendo a posto i tasselli per il suo piano industriale legato all’apertura si supermercati OnePrice sulla dorsale Adriatica. Gli incontri riminesi di ieri hanno avuto esito positivo e ormai è questione di giorni. Ma non in tempo per le esigenze del Rimini. Ieri contatto telefonico tra Biagio Amati ed il Gruppo BSE, con il primo che ha chiesto una risposta definitiva e la BSE che ha ribadito il suo interesse per il Rimini ma l’impossibilità di chiudere in giornata.

Già il Cda di giovedì aveva espresso, del resto, l’orientamento verso la proposta di Antonio Esposito, che quindi (salvo complicazioni dell’ultima ora) nei prossimi giorni entrerà a far parte della compagine sociale biancorossa.