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Rimini

Teleriscaldamento.150 famiglie decise a staccarsi dal servizio

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mer 17 ott 2012 14:48 ~ ultimo agg. 00:00
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Dopo le annose polemiche sugli eccessivi costi del teleriscaldamento, ripetuti confronti con amministrazione comunale e società gas, i condomini delusi hanno deciso di passare ai fatti.

Dall’altrimenti ci arrabbiamo all’altrimenti ce ne andiamo. Sono Oltre 150 gli utenti del teleriscaldamento che tramite raccomandata inviata a SGR, sindaco e assessore alla politiche energetiche, annunciano che se entro 30 giorni non si troverà una adeguata soluzione del problema tariffe si staccheranno dal teleriscaldamento per alternative più economiche. Costretti, spiegano i firmatari, dalle risposte evasive ottenute in anni di disponibilità al confronto. E non più intimoriti dalle norme locali sull’obbligo dell’allaccio al teleriscaldamento, si legge, rese di fatto nulle da due recenti sentenze dei giudici di Rimini sulla base delle osservazioni dell’Autorità Garante della Concorrenza.
Riferimento, in particolare, al nuovo Peep di Viserba, dove realizzazione e gestione del teleriscaldamento erano stati affidati a SGR senza bando. La gara è stata poi fatta nel 2010, con assegnazione allo stesso gestore. Le osservazioni dell’Autohority arrivate a gennaio sulle violazioni della concorrenza, prese come un successo dai Comitati, per l’Amministrazione erano invece una semplice segnalazione. Sulla vicenda si attende la sentenza del TAR.
L’assessore Visintin, più volte sollecitata dal consigliere Brunori di Italia dei Valori, aveva annunciato proprio per queste settimane l’attivazione del tavolo tecnico. Ma la scissione del termostato è partita. Nella lettera si ricorda che spetterebbe agli utenti il 50% degli incentivi incassati dall’SGR e che, anche a fronte di questo, non considerano una risposta al problema gli sconti del 10-15% applicati dall’azienda.
La raccomandata porta la firma di Alessandra Porcellini e Colombo Bertozzi, del Peep di Viserba, e di Vincenzo Di Maggio, per il Peep Marecchiese.