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Politica Rimini

Start Romagna: in Consiglio Comunale approvato l'aumento di capitale

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ven 19 ott 2012 17:35 ~ ultimo agg. 00:00
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Contraria la minoranza, che critica il peso sulle casse pubbliche dell’azienda, che d’altra parte ha dovuto fare i conti con la riduzione dei contributi governativi. A rappresentare Start Romagna, il presidente del CdA Sergio Amadori (nella foto).
Tra i temi delle interrogazioni, anche la soppressione del servizio di dialisi all’Infermi di Rimini, che l’assessore Lisi ha spiegato non come un taglio ma come un aspetto della riorganizzazione che vedrà invece un incremento del servizio.
Il Consiglio si riunirà di nuovo giovedì prossimo per affrontare le mozioni e gli ordini del giorno che non sono stati discussi ieri.
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Il commento su Start Romagna del consigliere Mattia Morolli (PD)

“Il voto positivo espresso ieri sera in Consiglio Comunale su Start Romagna porta a un paio di valutazioni.
La prima è che Start Romagna diventa una realtà importante, che va a servire circa un milione e mezzo di persone in un settore, quello del trasporto pubblico, che negli ultimi anni ha visto il calo dei contributi pubblici verso il settore e l’aumento, fortissimo della benzina.
Fortunatamente gli enti pubblici, in prima linea Regione e Comuni, hanno deciso di spingere ancora di più nell’investire in questo ambito, anche perchè è un servizio utilizzato da due fascie anagrafiche specifiche: i più giovani e gli anziani.
Infine sull’entrata del privato: in Liguria e in Piemonte, in modo specifico a Torino, il privato è entrato con quote molto alte, addirittura con il 49%.
Il 12% previsto in Start da parte di operatori che già forniscono il servizio garantisce un know how ed anche il lavoro stesso ( circa 60 persone ) di queste persone.
Un settore complesso quello del trasporto pubblico, ma che con questa operazione Start Romagna ha saputo valutare bene con una azione legata alla qualità del servizio.”

Il commento su Start Romagna del consigliere Gennaro Mauro (PDL):

Il Popolo della Libertà ha espresso il voto contrario alla delibera del aumento del capitale sociale di Start Romagna s.p.a., che vede l’ingresso del TPER nella compagine sociale a fronte del conferimento del ramo di azienda inerente il trasporto locale interurbano su gomma Rimini Val Marecchia, e nel prossimo futuro una gara ad evidenza pubblica in cui si prevede l’ingresso dei privati per una quota pari al 12% del capitale sociale.

Le ragione del nostro NO stanno tutto dentro la gestione di Start che vediamo non sufficientemente adeguata alle esigenze del mercato, sia in termini di costi aziendali che di servizio reso alla collettività. In aggiunta dobbiamo rilevare la scarsa sensibilità dell’amministrazione comunale di centrosinistra sul tema della mobilità all’interno del territorio riminese.

Le aziende che si occupano del trasporto pubblico locale, nel nostro territorio prima Tram oggi Start Romagna, non sono state stimolate a rendere efficiente la propria gestione in quanto i buchi di bilancio sono stati sempre coperti dalle sovvenzioni dello Stato. Ciò ha determinato che il trasporto pubblico riminese si finanzia solo con il 30% circa con le entrate degli utenti, mentre il restante 70% interviene lo Stato.
Se poi aggiungiamo che il costo a chilometro a Rimini è elevatissimo, parliamo di 3,66 euro, che corrispondono a 28 milioni di euro l’anno, comparativamente più elevato di tutte le città italiane con pari caratteristiche di territorio, c’è davvero tanto da lavorare sull’ottimizzazione dei costi aziendali e riduzione degli sprechi.

È chiaro che in questo contesto gestionale, con la previsione di una riduzione dei finanziamenti pubblici, nessun privato se non coinvolto operativamente è interessato ad entrare in Start.

Per questo motivo, con forte disappunto apprendiamo che l’originario percorso di riorganizzazione della gestione del servizio del trasporto pubblico locale di Start, che prevedeva l’ingresso del privato con compiti operativi di gestione, con una partecipazione non inferiore al 40% del capitale sociale, è stato messo definitivamente nel cassetto.

Start Romagna deve voltare pagina, deve far entrare i privati nella gestione operativa dell’azienda, e deve essere competitiva per quando si farà la nuova gara ad evidenza pubblica per assegnare il servizio del Trasporto Pubblico Locale.

Anche l’amministrazione comunale di Rimini si deve attrezzare per predisporre un serio piano di mobilità cittadina, attraverso parcheggi scambiatori, corsie preferenziali di mezzi pubblici, realizzazione di Terminal per bus di linea e turistici, raccogliendo esigenze di aziende e uffici presenti sul territorio che spingono migliaia di riminese quotidianamente a utilizzare l’autovettura, e sopratutto raccogliere le indicazioni che sono contenute nel Piano Strategico.

Non si può ingessarsi per mesi sulla discussione sterile sul TRC, noi del Popolo della Libertà siamo sempre stati contrari, ma se davvero il PD che guida la Giunta Gnassi lo vuole realizzare, allora diamoci da fare per ragionare e realizzare in tempi accettabili tutto ciò che è necessario per renderlo maggiormente fruibile ai cittadini e ai turisti.