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Rimini Viabilità

Mobilità: nuove agevolazioni per parcheggi scambiatori. CGIL presenta ricerca

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mar 9 ott 2012 19:12 ~ ultimo agg. 00:00
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Intermodalità è oggi la parola d’ordine per la mobilità riminese. Si torna a puntare sui parcheggi scambiatori collegati al centro con navette, a partire da quelli di via Caduti di Marzabotto e via Fantoni. Nei giorni di blocco per chi li utilizza ci saranno sconti: la Regione sta studiando un abbonamento valido per tutti i capoluoghi, altrimenti Rimini partirà comunque. Le navette saranno autobus e non trenini, suggestivi ma scomodi col freddo.
Rimini parteciperà al nuovo bando regionale per le piste ciclabili, cui da quest’anno possono accedere solo i comuni che aderiscono all’accordo per la qualità dell’aria. Con l’avvento del bike sharing aperto, con la possibilità di lasciare le bici in stalli diversi, i vecchi stalli potranno essere usati ai parcheggi scambiatori.

La CGIL sta aggiornando il protocollo del 2009 e sottoscriverà a breve un nuovo protocollo con azioni a breve, a medio e a lungo periodo tali da avere un respiro di mandato.
Dalla ricerca su 49 dipendenti CGIL, il 64% del totale, emerge la richiesta di corsie preferenziali protette per l’utenza debole e per gli autobus, ciclabili e attraversamenti in sicurezza. Ma dal sindacato arriva anche la richiesta di una revisione dei tempi della città: sfalsare gli orari per evitare ingorghi nelle ore di punta.

(Newsrimini.it)

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Alcuni passaggi della sintesi della ricerca:

Il questionario è stato compilato da 49 dipendenti Cgil (64,5% della popolazione). Non tutti hanno risposto a tutte le domande, per questo motivo in molti casi la somma delle risposte è inferiore a 49.
La componente femminile è maggioritaria (62%).
La città nella quale risiede il maggior numero delle persone è Rimini (59%).
Abitualmente, per recarsi al lavoro, prevale l’utilizzo di auto e motociclo. Solo 9 persone utilizzano anche la bicicletta, abbinata all’auto o alla moto.
Tutti utilizzano gli stessi mezzi sia per l’andata che per il ritorno, mentre in estate 11 dipendenti cambiano mezzo di trasporto.
Il tempo impiegato per lo spostamento casa lavoro è tale per cui 37 dipendenti impegnano al massimo 30 minuti (di questi 23 sono entro i 20 minuti).
La distanza abitazione lavoro registra il dato che per 21 dipendenti (il 45%) è al massimo di 6 km.
La valutazione sull’offerta di trasporto pubblico è complessivamente insufficiente. Nel dettaglio emerge che sono sufficienti i parametri: informazioni su orari e tariffe e vicinanza delle fermate, mentre gli altri fattori sono complessivamente da migliorare.
La valutazione sul tragitto percorso quotidianamente per raggiungere la sede lavorativa è complessivamente sufficiente. Viene segnalata l’esigenza di migliorare la sicurezza dei percorsi ciclabili e la sicurezza degli attraversamenti pedonali.
I motivi principali indicati alla base della scelta del mezzo sono l’autonomia di movimento, la durata del viaggio e la mancanza di collegamento diretto da parte dei mezzi pubblici.
Tutti utilizzano il mezzo per recarsi al lavoro come conducenti.
23 persone dichiarano che sarebbero disposte ad utilizzare il trasporto pubblico locale a condizione che siano ridotti i tempi di viaggio, che si possano avere sconti per l’acquisto dei titoli di viaggio o dell’abbonamento, che vi sia la possibilità di utilizzare biciclette aziendali per gli spostamenti di lavoro in ambito comune di Rimini.
17 persone sarebbero disposte ad utilizzare la bicicletta a condizione che si migliori la sicurezza dei percorsi ciclabili, che si individuino stalli parcheggi riparati e sicuri, che venissero messi a disposizione spogliatoi o armadietti per potersi cambiare prima di iniziare il lavoro, che l’orario di lavoro fosse con un solo rientro.
Le iniziative che favorirebbero l’utilizzo della mobilità pubblica o lenta sono infine esemplificate come segue: sconto sull’acquisto dell’abbonamento l mezzo, utilizzo di biciclette dell’ente, utilizzo di meccanici convenzionati per le piccole riparazioni alla propria bici.
Commenti e suggerimenti finali:
Piste ciclabili: ne va migliorata la sicurezza e vanno aumentate e previste su tutti gli assi viari principali;
Trasporto pubblico locale: riorganizzare il tpl (corsie preferenziali protette almeno nelle strade oggi a 4 corsie, percorsi circolari o linee dirette analizzando i nuovi flussi di traffico, riorganizzare gli orari della città e rivedere gli spostamenti casa lavoro anche in riferimento alle statistiche relative agli infortuni in itinere) per contribuire allo sviluppo della mobilità lenta.
Mezzi aziendali cgil: rivedere la dotazione quantitativa e qualitativa di mezzi (auto e bici) facendo scelte nette in direzione della economicità ed ecocompatibilità ambientali (auto ibride, a metano o gpl). Dotazione di bici aziendali elettriche.

Considerazioni finali.
La motivazione di fondo è quella di voler dare un esempio concreto, come Cgil di Rimini, per poter dire che ciò che si chiede agli altri lo si fa in prima persona.
Il Questionario è stato compilato da un numero significativo di dipendenti. Dall’analisi delle risposte si possono trarre le seguenti prime considerazioni:
vi sono le condizioni perché il 50% di chi ha risposto al questionario possa utilizzare la bicicletta ed il trasporto pubblico locale. Per favorire questa scelta occorre realizzare alcune azioni sul versante interno all’azienda (CGIL) ed altre sul versante esterno (riorganizzazione tpl e messa in sicurezza delle piste ciclabili e degli attraversamenti pedonali …).

Azioni sul versante della domanda.
Parco mezzi aziendale incrementato e reso ecologico (auto, bici); spazi protetti per la sosta delle biciclette; armadietti per chi utilizza la bicicletta; verifica sugli orari di lavoro e possibile riduzione degli spezzati; convenzioni per le piccole riparazioni delle biciclette.

Azioni sul versante della offerta mobilità.
Riordino della mobilità: portare la zona a 30 km/h; realizzare alcune corsie preferenziali protette nelle vie oggi a 4 corsie tutte dedicate al trasporto promiscuo e non organizzato (es.: via Roma e prolungamenti, via C. di Marzabotto e prolungamenti …); mettere in sicurezza le piste ciclabili e gli attraversamenti pedonali (sperimentare di fronte alla sede Cgil una piastra lunga 10 mt e rialzata per rallentare le auto); riorganizzare le linee del tpl per velocizzare i percorsi con le corsie preferenziali e aggiornare i percorsi tenendo conto dei flussi di traffico modificati.

Azioni sul versante organizzazione pianificazione orari della città.
Analisi degli orari delle imprese private, delle imprese pubbliche, delle istituzioni scolastiche e di tutti i servizi per una pianificazione volta a ridurre i picchi di mobilità e per conciliare le varie attività.