Indietro
menu
Provincia

La Lombardia tra esposizione universale e caos regionale. 2015, Rimini attende

di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 16 ott 2012 19:19 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Inciampi ai quali si aggiunge ora la crisi politica della Regione Lombardia.
Con l’Expo la stessa Provincia di Rimini aveva siglato un accordo dalle interessanti prospettive, ma oggi come oggi non è facile capire a cosa potrà portare.

Era il dicembre 2009 quando la Provincia di Rimini salì a Milano per firmare con la Moratti, all’epoca sindaco e quindi Commissario dell’Expo, un protocollo di collaborazione organizzativa con la società Expo 2015, prima provincia a stipulare un accordo di questo tipo.
Prospettive importanti per entrambi gli enti: per la Riviera, mettersi a disposizione di un evento che, secondo stime pre-crisi, avrebbe portato 20 milioni di persone. Per Milano, poter disporre delle strutture ma anche della competenza ricettiva riminese. Anche Riccione, tra l’altro, aveva firmato un proprio protocollo d’intesa.
Ma di cose nel frattempo ne sono successe parecchie. I vertici di Expo 2015 sono stati praticamente rivoluzionati, a partire dall’amministratore delegato Lucio Stanca che nel 2010 ha abbandonato per divergenze, sostituito da Giuseppe Sala. E ora ci sono dubbi anche sul ruolo di Roberto Formigoni, commissario generale di Expo 2015. L’incarico è stato affidato alla persona, non alla carica istituzionale, ha risposto nei giorni scorsi il presidente della Regione, che detiene il 20% della società.
Ma oltre a questo l’Expo negli anni ha dovuto fare i conti con ritardi, tagli al budget, ridimensionamenti e traversie nei cantieri delle infrastrutture.
E le collaborazioni con gli enti locali? Il progetto era ambizioso ma oggi stenta a decollare, spiega il presidente della Provincia Vitali, per le difficoltà che hanno fatto cambiare i piani e perché oggi l’organizzazione è tutta diversa.
“E’ impensabile però che un evento come questo non preveda partnership con altri territori, e il know how riminese può essere significativo. Sarebbe un’occasione persa, ma c’è sempre tempo”, conclude Vitali a confermare interesse e disponibilità.
Fatto sta che oggi le partnership sono ancora quasi tutte da costruire. E di mezzo, in Lombardia, ci si mette anche una crisi politica legata a scenari inquietanti e una campagna elettorale non preventivata.
L’Italia non deluderà, ha detto Monti ieri al meeting dei partecipanti all’Expo. L’importante è che non resti delusa l’Italia che dall’Expo è stata lusingata.

(Newsrimini.it)

Nella foto, il presidente Vitali con la Moratti e Stanca alla firma del protocollo, il 9 dicembre 2009.