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Politica Rimini

Fusione Hera Acegas. Pazzaglia: a Rimini si può aprire una nuova fase

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ven 12 ott 2012 18:10 ~ ultimo agg. 00:00
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La nota di Fabio Pazzaglia

Il Gruppo Consiliare di SEL e FareComune esprime grande soddisfazione per l’esito del Consiglio Comunale di ieri che ha espresso a netta maggioranza la sua contrarietà al progetto di fusione tra Hera e Acegas-Aps.

Vogliamo anzitutto ringraziare i cittadini e il Comitato Acqua Bene Comune per il presidio democratico di ieri e le altre iniziative di sensibilizzazione promosse dallo stesso Comitato nelle scorse settimane. Iniziative che hanno
certamente aiutato i Consiglieri, gli Assessori e il Sindaco a prendere una posizione di netta contrarietà all’ipotesi di fusione. Ricordiamo che si tratta di un’operazione decisa a tavolino dal management di Hera, con metodi antidemocratici, i quali non tengono conto della volontà popolare di più di 2 milioni di cittadini emiliano romagnoli che più di un anno fa hanno votato contro la progressiva privatizzazione dei servizi pubblici. Sono gli stessi cittadini che ogni anno finanziano Hera tramite il pagamento di bollette purtroppo sempre più care. Questi cittadini vanno ascoltati!!

Vogliamo infine ringraziare anche il Sindaco Gnassi e quei Consiglieri del Pd che ieri si sono distinti, in positivo, votando contro il progetto di fusione. Li invitiamo a proseguire su questa strada ed a prendere in seria considerazione la proposta avanzata dal Comitato Acqua Bene Comune che chiede all’Amminstrazione di approfondire le possibilità di un percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico attraverso la trasformazione di Romagna Acque in un azienda speciale di diritto pubblico, che eriditi da Hera la gestione del ramo acqua. Dopo l’importante giornata di ieri siamo convinti che Rimini può diventare la capofila di un nuovo corso nella gestione dei servizi
pubblici. Il gruppo consiliare di SEL e FareComune continuerà a battersi affinchè la votazione democratica del Consiglio Comunale di Rimini possa
diventare l’atto costituente di una fase nuova, in coerenza con l’esito dei referendum del 12-13 giugno 2011.

La nota del Comitato Acqua Pubblica

Valutiamo come un grande risultato politico del Comitato Acqua bene la votazione avvenuta ieri in Consiglio Comunale, che ha visto espressa una netta contrarietà da parte dei consiglieri e del sindaco a questa Fusione.

Siamo consapevoli, e ieri lo abbiamo rivendicato, che se non avessimo organizzato il presidio e non avessimo fatto pressioni nelle settimane precedenti nei confronti dei consiglieri comunali e della giunta, non ci sarebbe stata nessuna Commissione e nessun Consiglio Comunale.

Il problema della democrazia e della richiesta di nuove forme di partecipazione resta però inalterato, perché ci siamo trovati ieri con il Consiglio Comunale blindato dalle forze dell’ordine (come già accaduto a Padova e Bologna). Forze dell’ordine che impedivano l’accesso agli attivisti del Comitato e ai cittadini intervenuti. Con tanta insistenza e una forte pressione siamo riusciti ad assistere alla discussione dopo aver subito diversi strattonamenti e spintonamenti.

Come abbiamo ripetuto più volte in questi giorni, l’operazione della fusione, si è svolta con metodo tutto verticista e chiuso nelle stanze dei poteri economici e finanziari. Le migliaia di cittadini che pagano con le loro bollette, sempre più care, i servizi erogati (acqua e rifiuti in primis), non hanno avuto voce in capitolo e le informazioni parziali sull’operazione sono filtrate solo attraverso articoli di giornale.

Ci è sembra evidente che l’agenda politica sia stata detta da HERA spa, la quale ha preferito far pesare i propri tempi ed interessi aziendali a quelli della democrazia, riproducendo quel paradigma che caratterizza le politiche di austerità: forti coi deboli, deboli coi forti. Possiamo pertanto affermare che anche in questa occasione sono gli interessi privatistici e di mercato ha dettare la linea politica, esattamente come i Consigli di amministrazione decidono al posto dei Consigli comunali, chiamati solamente a ratificare le scelte avvenute altrove. L’esito della votazione del consiglio comunale di ieri ci mostra però un’inversione di tendenza che dobbiamo mettere da subito a verifica… come dire dalle parole ai fatti concreti.

Rimane, infatti a nostro avviso, del tutto invariata la poca incisività e la subordinazione dell’Amministrazione comunale nei confronti della Multiutility Hera Spa. Dal 14 di giugno ad oggi, infatti, non abbiamo avuto aperture concrete ne da parte dell’Amministrazione, ne dell’ex ATO svanita con tutti i suoi documenti. Nessuna parola chiara sul percorso di ripubblicizzazione del SII e sull’eliminazione della remunerazione del capitale in bolletta, richieste sancite con la vittoria referendaria del 12 e 13 giugno 2011 anche nel nostro Comune.

Gli amministratori locali, ad ogni incontro, ci hanno spiegato che il problema era ed è del Legislatore che doveva e deve chiarire come dar seguito al risultato referendario e che le responsabilità di questo vuoto legislativo non erano e non sono accreditabili a loro. Queste sono le parole ribadite dal Sindaco anche ieri sera a chiusura del consiglio comunale.

Poco coraggio a praticare le nostre proposte, poco interesse al cambiamento di fronte a processi che sembrano inarrestabili. Fino ad ora non ci siamo sentiti all’interno di un processo democratico e partecipato, tanto paventato da tutto il consiglio comunale ma dopo la votazione di ieri, lungi dalle polemiche vuote e stantie, vogliamo subito passare a delle proposte concrete.

Il risultato della votazione contro la fusione HERA-ACEGAS e la richiesta esplicitata ieri dal consigliere Pazzaglia al Sindaco, ovvero quella di prendere in considerazione il percorso di ripubblicizzazione attraverso la trasformazione di Romagna Acque società delle fonti Spa, in un azienda speciale di diritto pubblico, aprono delle importanti possibilità.

Chiediamo pertanto al Sindaco – viste le aperture di Gnassi fatte ieri sera in consiglio e che abbiamo apprezzato – se sarà possibile attivare nelle prossime settimane questo percorso esplorativo supportato con un tavolo di tecnici comunale, dato che insieme al Coordinamento dei Comitati Acqua Bene Comune della Romagna stiamo sviluppando ed elaborando questa fattiva proposta.

Invitiamo pertanto tutti quelli che in questi giorni hanno camminato con noi dai consiglieri ai cittadini a non vanificare questi sforzi e ha supportarci in questo lungo ma vincente percorso.