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Rimini

Fondazione Carim. Nel 2013 stanziati 1,9 mln per attività, 1 in meno del 2012

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lun 29 ott 2012 18:30 ~ ultimo agg. 00:00
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arte e attività culturali (400mila euro); educazione e formazione (860mila); assistenza agli anziani (330mila); volontariato e beneficenza (210mila); sviluppo locale (100mila).
Si tratta di una fase di transizione, spiega il presidente Pasquinelli, che risente in termini economici dell’impegno messo in campo dalla Fondazione per il superamento del commissariamento della Carim (23milioni di euro di aumento di capitale).
“Sarebbe sbagliato – scrive Pasquinelli – non collegare l’intervento sulla Cassa con l’attenzione per il territorio. La Fondazione ha impiegato nell’aumento di capitale della Banca la somma di 23 milioni di euro. Si è trattato del più grosso investimento che la Fondazione abbia mai fatto e che non si può non considerare, a tutti gli effetti, come un intervento a favore dello sviluppo economico del territorio, poiché la Cassa era e rimane il principale strumento creditizio della nostra area provinciale”.
 
La Fondazione, si legge in una nota, garantirà nel 2013, tra gli altri, alcuni principali interventi, come la gestione di Castel Sismondo e della Mostra permanente sui Castelli Malatestiani; la prosecuzione della catalogazione del Fondo Campana, di proprietà della Fondazione, presso i locali della Biblioteca Gambalunga di Rimini; l’ultimazione di alcuni restauri di edifici storici già programmati e avviati; l’impegno a favore del Polo Scientifico Didattico di Rimini dell’Università di Bologna, attraverso il sostegno alla partecipata società consortile di gestione Uni.Rimini; il concorso “Nuove idee, nuove imprese”, volto a stimolare la cultura imprenditoriale nei giovani; il servizio di assistenza domiciliare per anziani non autosufficienti del territorio; l’impegno a sostenere l’attività dei principali soggetti che operano nel campo dell’assistenza e del volontariato sociale; la partecipazione al percorso del Piano Strategico di Rimini, che vede la Fondazione in partnership con Comune, Provincia, Camera di Commercio e Regione Emilia Romagna; oltre ad altri interventi su progetti di sviluppo del territorio.
 
“Ritengo – conclude il Presidente Pasquinelli – che il Consiglio Generale ed il Consiglio di Amministrazione abbiano fatto un buon lavoro, con grande equilibrio e senso di responsabilità, per coniugare la minore disponibilità di risorse con la volontà della Fondazione di mantenere una presenza incisiva ed utile a beneficio del territorio locale. Ora seguiremo da vicino, come azionisti di riferimento, il cammino di ripresa imboccato da Banca Carim per verificarne, non appena disponibile, il piano industriale e le prospettive di redditività, da cui dipendono, principalmente, anche i ricavi della Fondazione e, perciò, la sua futura capacità erogativa”.