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Acegas: Comitato Acqua e Beni comuni giovedì in protesta davanti a Consiglio

Acegas: Comitato Acqua e Beni comuni giovedì in protesta davanti a Consiglio

La fusione, spiega il Comitato, va contro l’esito del referendum del 2011 e “risponde a criteri di privatizzazione dei servizi pubblici, che toglie dai territori la gestione dei servizi pubblici locali per consegnarli al mercato”.
Per poi rinacare: i” comuni dell’Emilia Romagna rischiano di non contare più nulla, visto che la loro quota azionaria potrebbe scendere sotto il 51%; le bollette dell’acqua continueranno a crescere per far fronte alla remunerazione del capitale (voce espressamente bocciata dai cittadini nel referendum) e per garantire i dividendi ai soci; aumenteranno i dirigenti e i manager strapagati che oggi costano 19 milioni di euro all’anno”.
Per finire con una condanna all’atteggiamento del sindaco Gnassi per non avere convocato la seduta.