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Cronaca San Marino

3.700 promoter in nero. Frode milionaria tra il Titano e Rimini

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sab 27 ott 2012 13:33 ~ ultimo agg. 00:00
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A smascherare il raggiro la Gdf di Ancona, che su mandato della magistratura di Rimini ha sequestrato beni mobili, azioni, quote societarie e saldi attivi per 10 mln di euro.
Proposto il recupero a tassazione di 36 mln di euro. Le indagini sono cominciate nel 2010, dopo una verifica fiscale nei confronti di una società di panificazione della provincia di Ancona. La Gdf ha così scoperto che presso i relativi punti vendita venivano impiegati diversi lavoratori irregolari, inquadrati come promoter, retribuiti direttamente da una società ‘esterovestita’ con sede nella Repubblica del Titano, in collegamento con una società riminese costituita ad hoc per emettere false fatture. Attraverso la società estera venivano forniti servizi di organizzazione e gestione di campagne promozionali presso supermercati e punti vendita della grande distribuzione di tutta Italia, ma soprattutto del Centro-Nord. La finta localizzazione dell’impresa a San Marino ha consentito di eludere sia la normativa nazionale in materia di lavoro, evitando il versamento delle ritenute previdenziali e contributive, sia quella tributaria, con lo spostamento di materia imponibile dall’Italia verso San Marino, dove la pressione fiscale è più bassa. Dei vantaggi, illeciti, hanno beneficiato anche i 3.700 promoter, che non hanno mai dichiarato i compensi percepiti al fisco italiano: circa 14 milioni di euro in totale. I responsabili dell’organizzazione sono stati denunciati per truffa ai danni dello Stato e frode fiscale. La Gdf ha proposto il recupero a tassazione di oltre 36 milioni di euro di elementi positivi di reddito non dichiarati e di 32 milioni di euro di costi non deducibili, e una base imponibile Irap di circa 69 milioni di euro. L’Iva evasa invece supera i 7 milioni di euro.
(ANSA)