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Lavoro Rimini

Tavolo su lavoro sfruttato. Pazzaglia chiede al Prefetto di condividere

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mar 18 set 2012 12:30 ~ ultimo agg. 00:00
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Il consigliere comunale di SEL – Fare Comune ha scritto una lettera al Prefetto per chiedere che gli esiti dell’incontro siano resi pubblici ma soprattutto per ribadire quelle che ritiene le priorità nel contrasto al lavoro sfruttato, a partire da un’agenzia di coordinamento tra i soggetti interessati e la creazione di un fondo a sostegno dei lavoratori sfruttati.
Pazzaglia torna a lamentare come della promessa seduta del Consiglio dedicata al lavoro sfruttato non si sia saputo più nulla.

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La lettera di Pazzaglia:

LETTERA APERTA AL SIG. PREFETTO
Dott. Claudio Palomba

Oggetto: Incontro con le parte sociali e le Istituzioni Locali sul tema del lavoro nero nella Provincia di Rimini nella giornata di domani Mercoledì 19 Settembre 2012.

Egregio Sig. Prefetto,

nella stagione estiva 2012 il tema del lavoro gravemente sfruttato nel distretto turistico della Provincia riminese è stato oggetto della comunicazione dei mass media nazionali, del Consiglio Comunale di Rimini e dell’intervento delle Associazioni di volontariato attive sul tema. I servizi televisivi del TG1, tg3 Emilia Romagna e Fatto Quotidiano hanno denunciato come il lavoro gravemente sfruttato sia un fenomeno strutturale e non di rado maggioritario nelle aziende del turismo. Inoltre i mass media, riprendedendo i dati empirici di alcuni significativi lavori di inchiesta
hanno evidenziato l’uso distorto del lavoro a chiamata, la diffusione del caporalato, la gravità delle condizioni di lavoro di moltissimi lavoratori coinvolti in questo fondamentale settore di produzione locale. Come – solo ad esempio – gli orari di lavoro che arrivano anche a superare le 90 ore settimanali, la mancanza del giorno libero, i differimenti ingiusticati del pagamento del salario, le paghe costantemente al di sotto delle tariffe minime contrattuali, fino ad arrivare a paghe che in taluni casi non superano i tre euro all’ora. Nel consiglio comunale del 5 Luglio scorso il gruppo consiliare di SEL e FareComune ha presentato un odg che riteniamo essere di notevole rilevanza culturale, sociale e politica.
La maggioranza, se da un lato ha preso atto che il testo è oggettivamente un punto di partenza imprescindibile per per l’affrontamento e la risoluzione del problema, dall’altro ha promesso pubblicamente la convocazione di un nuovo Consiglio Comunale “aperto” al fine di aprire un serio e non effimero
dibattito cittadino su questo terribile e radicato tumore economico e sociale. In tale occasione, inoltre, le Istituzioni responsabili della repressione dell’illegalità funzionale allo sfruttamento dei lavoratori ed i sindacati impegnati nell’organizzazione di denunce presso l’Ispettorato del Lavoro potranno argomentare sulla situazione attuale e sulle ipotesi di fronteggiamento del fenomeno. Inutile è quindi ribadire l’importanza che una tale occasione di discussione sia presto realizzata.
A tutt’oggi però Sindaco, Assessori e Consiglieri non hanno dedicato le loro energie per organizzare tale dibattito pubblico insieme con la Guardia di Finanza, i Carabinieri e gli altri soggetti interessati, attestando, a nostro avviso, come la lotta dell’illegalità nel mondo del lavoro non pare occupare i primi posti nell’agenda della attuale Giunta. L’odg sopraindicato ha avuto la capacità di mettere a valore l’intervento di comunicazione dei diritti e della promozione di visite Ispettive della DTL e del recupero del denaro sottratto dal datore di lavoro.
L’Associazione Rumori Sinistri e il Comitato SchiavinRiviera ed altri soggetti impegnati su questo vero e proprio fronte sociale hanno denunciato come il caporalato sia attivo su diversi Comuni rivieraschi, anche sotto nuove forme organizzative come le cosiddette agenzie di intermediazione. Le associazioni hanno messo a fuoco che esiste una paura nella denuncia dell’illegalità da parte del lavoro gravemente sfruttato proprio per il timore di non trovare un nuovo lavoro nel periodo successivo alla denuncia e dall’altro lato i medesimi lavoratori non sono a conoscenza di aziende che rispettano il contratto nazionale di categoria.
Per questo noi richiediamo che i Comuni della Riviera si attivino urgentemente nelle seguenti azioni:
– costruzione di una multiagency per coordinare gli attori Istituzioni impegnati nella lotta al lavoro gravemente sfruttato;
– creazione di un fondo economico per appoggiare e tutelare i lavoratori che denuncino il proprio sfruttatore;
– costituzione di un fondo per promuovere attività di formazione e sportelli di servizio per tutelare e responsabilizzare i soggetti deboli coinvolti nelle attività produttive locali;
– creazione di un marchio di qualità funzionale per rendere pubblico il nome delle aziende riminesi che rispettano le norme vigenti di disciplina del lavoro il contratto e funzionale alla organizzazione di un meccanismo premiale per i virtuosi.
Inoltre Egregio Prefetto ci permettiamo di chiederLe:
– Quali sono gli attori che Lei ha convocato all’incontro di domani? Non crede sia giusto dare conoscenza pubblica della natura (scopo e composizione del tavolo) di tale incontro?
– Lei ha avuto modo, tramite il Comune, di prendere visione dell’odg presentato dal nostro gruppo consiliare?
– Non crede che sia opportuno rendere pubbliche le proposte che l’incontro assumerà per affrontare il problema? – Intende mettere a valore la significatività culturale e sociale del tema del lavoro gravemente sfruttato anziché limitarsi a discutere di lavoro nero? Quest’ultimo infatti non coincide necessariaemnte con il primo che ne rappresenta invece l’esecerbazione e la radicalizzazione.
– In che modo intende comunicare i risultati dell’incontro da Lei convocato?

Nel ringraziarla anticipatamente per la Sua cortese disponibilità La invitiamo a rispondere pubblicamente alla nostra sollecitazione.

Grazie e Cordiali Saluti

Fabio Pazzaglia
gruppo consiliare
SEL e FareComune