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Riccione

Premio Ilaria Alpi. Tutto esaurito per il finale con Vinicio Capossela

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lun 10 set 2012 19:08 ~ ultimo agg. 00:00
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Tanto gli spunti offerti dalla serata di sabato, condotta da Tiziana Ferrario, a partire dalle ombre che ancora gravano sull’inchiesta per la morte della giornalista e del suo operatore Miran Hrovatin. E proprio in settimana è arrivata la sconcertante versione dell’avvocato Taormina, ex presidente della Commissione d’Inchiesta: Ilaria era in Somalia in vacanza.

Ieri sera la 18esima edizione del Premio Ilaria Alpi si è conclusa con il concerto di Vinicio Capossela a Villa Mussolini, location che non è riuscita a contenere tutto il pubblico presente, almeno duemila persone.
Ospite della serata anche il giornalista Alberto Nerazzini di Report. Nel suo set acustico Capossela è stato accompagnato da Vincenzo Vasi e Manolis Papos. Parole e musica per raccontare soprattutto la Grecia, paese in difficoltà al centro dei dibattiti su politica ed economia internazionale.
L’ultimo album di Capossela, “Rebetiko Gymnastas”, si ispira al rebetiko, genere folk greco in voga agli inizi del 900.

“Ma gli eventi da ricordare dei quattro giorni del Premio Ilaria Alpi sarebbero troppi – dice il direttore organizzativo Francesco CavallliDi certo, anche questa edizione ha confermato come il Premio, che si tenga a giugno o a settembre, è un appuntamento in cui si fanno approfondimento e riflessione in un clima di grande scambio e condivisione”.

Anche quest’anno, ricordano gli organizzatori, il Premio Ilaria Alpi ha portato a Riccione le migliori firme del giornalismo internazionale. L’apertura l’ha data giovedì scorso la squadra di Caterpillar, che puntuale ogni mattina ha proposto la sua rassegna stampa con tanta ironia. Poi ci sono stati l’incontro con Antonio Ingroia e Saverio Lodato, le interviste di Andrea Vianello a Lucia Annunziata e Serena Dandini, le presentazioni dei libri di Walter Veltroni, Attilio Bolzoni, Paolo Bolognesi e Roberto Scardova, gli show di Zoro, gli arrivi a sorpresa della neoconduttrice di Caterpillar Am Natasha Lusenti e della consigliera Rai Benedetta Tobagi, fino alle grandi mostre fotografiche di Letizia Battaglia e Fabio Bucciarelli, che sono ancora in corso a Villa Mussolini.

E ancora, gli omaggi a chi non c’è più, come Roberto Morrione e il giornalista francese Gilles Jacquier, e i dibattiti sulla Siria, sulla crisi economica e, naturalmente, sul caso Alpi-Hrovatin “su cui ribadiamo che non faremo alcun passo indietro nel chiedere verità e giustizia – sottolinea Cavallicosì come non mancherà mai il nostro impegno a fianco dei reporter, soprattutto dove la libertà di informazione è sotto minaccia”.

Nell’edizione di quest’anno il giornalismo più rigoroso è andato a braccetto anche con musica e teatro: “La formula ha funzionato, Isabella Ragonese con la sua emozionante lettura scenica del testo di Stefano Massini Lo schifo e l’appuntamento sulla Grecia con Capossela e Nerazzini hanno arricchito il Premio, riuscendo a portare argomenti ‘alti’ a un pubblico ancora più ampio”.

Da ricordare il contributo dei volontari, che da mattina a notte fonda si sono impegnati per raccontare il Premio sul web e i social media oppure per accogliere ospiti i visitatori. “È a loro che va il grazie più grande, non si sono mai risparmiati e con la loro passione hanno impreziosito il Premio – conclude Cavalli – E per il prossimo anno rilanciamo quanto ha già detto il sindaco Pironi: vogliamo portare a Riccione tutti i Comuni italiani che hanno dedicato una scuola, una via, una biblioteca a Ilaria Alpi, per dire a gran voce che noi ci siamo e che pretendiamo giustizia”.

La diciottesima edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi è rientrata nei festeggiamenti di Riccione 90.
“Il riscontro del pubblico è stato straordinario – dice Simone Bruscia, direttore di Riccione 90 e di Riccione Teatro – il Premio ha raccolto un pubblico inedito, impegnato, dalla forte consapevolezza critica, che ha fatto di Riccione un osservatorio non solo del giornalismo d’inchiesta, ma anche dei grandi temi della politica internazionale. Auspico in futuro un forte rafforzamento del Premio occorre crederci maggiormente e investire sempre più in questo progetto che sta diventando uno dei festival culturali più importanti della nostra regione”.

www.premioilariaalpi.it

(nella foto Gallini, Nerazzini e Capossela)