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Notte in cella per Zinnanti. Era schedato anche se incensurato

Notte in cella per Zinnanti. Era schedato anche se incensurato

All’operazione ha partecipato una decina di uomini delle questure di Rimini e Teramo. Zinnanti ha passato la notte in una cella di sicurezza della questura di Rimini, assistito dal suo avvocato Giuliano Renzi. Nella mattinata il trasferimento in carcere.

Intanto sono emersi alcuni particolari sui retroscena dell’arresto e sugli elementi che hanno indirizzato le indagini, già nelle prime ore dopo l’assassinio, avvenuto domenica mattina a Covignano. Importanti sono state le perquisizioni da parte degli agenti della polizia nei giorni scorsi.
Aveva armi, droga, 10mila euro in contanti e documenti falsi nascosti in via Teodorico a Rimini Marco Zinnanti. Una casa forse gestita insieme ad altre persone. La sorella, Giovanna, è stata arrestata dagli uomini della squadra mobile mentre cercava di ripulire il covo.
Zinnanti era incensurato, ma era stato più volte fotosegnalato dalla polizia per una serie di episodi criminali in cui si era trovato coinvolto dall’età di 17 anni. Era stato indagato per rapina e porto abusivo di armi, e una volta aveva ferito alla testa un coetaneo per portargli via 30 euro.

Ed emergono anche particolari e testimonianze di quella tragica mattina di domenica scorsa: Zinnanti aveva chiesto di essere prelevato da un tassista fuori della discoteca Classic, ma questi si è rifiutato di farlo salire sulla sua macchina perchè il ragazzo appariva “fuori di testa”. Si è allora rivolto a Bernabini.