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Lavoro Rimini

Dipendenti di Rimini Fiera domani in 'sciopero'. Cagnoni: 'Sono deluso'

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gio 13 set 2012 12:54 ~ ultimo agg. 00:00
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Il presidente di Rimini Fiera Lorenzo Cagnoni rimanda al mittente le accuse di reticenza nella comunicazione. “Da quando i segnali della contrazione economica hanno iniziato a manifestarsi pesantemente sul settore fieristico – dice Cagnonila nostra azienda ha subito avuto ben chiare le priorità d’intervento: investire sui prodotti consolidati sviluppando al contempo azioni di organizzazione o acquisizione di nuovi prodotti, come nei recenti casi di Sports Days, Ab.Tech, ICDF. Preoccupazioni, strategie e linee di condotta sono state sempre e puntualmente comunicate ai nostri lavoratori”.

“Mi appare quindi – continua Cagnoni – di facile lettura la pretestuosità con cui lo sciopero viene motivato principalmente dalla preoccupazione dei dipendenti per la mancata informazione sulla situazione e sulle strategie aziendali.
Con maggiore onestà intellettuale andava piuttosto reso noto che lo stato di agitazione sorge in seguito all’annuncio che tra le strategie per lo sviluppo rientra anche una revisione del contratto integrativo aziendale (scaduto il 31 dicembre scorso) per improntare le dinamiche del costo del lavoro a merito, responsabilità e produttività”.

Insomma ai dipendenti sono stati chiesti quelli che il presidente definisce “piccoli sacrifici”, come il passare dalle 36 alle 38 ore di lavoro settimanali.
L’azienda, aggiunge ancora Cagnoni, non ha mai interrotto le trattative dopo l’ultima riunione del 7 agosto scorso.

“Non nascondo – conclude Cagnoni – la mia forte e personale delusione per la decisione dei nostri dipendenti di indire una giornata di sciopero: decisione che, mi pare, vada fuori da qualsiasi ambito di ragionevolezza e consapevolezza delle serissime difficoltà in cui versano centinaia di migliaia di lavoratori in questo paese e delle difficoltà che ogni azienda, compresa la nostra, sta affrontando e dovrà affrontare nei prossimi anni”.