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Politica Provincia

Dau su provincia unica: occasione per liberarsi da bolognacentrismo

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mar 4 set 2012 19:31 ~ ultimo agg. 00:00
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Dichiarandosi poco appassionato al dibattito in corso, Dau solleva invece la questione del “bolognacentrismo” cui è sottoposto il territorio riminese. Citando il “Dossier Romagna” di Bonfiglio Mariotti, Dau auspica un’orgogliosa presa di coscienza e anche un referendum per coinvolgere i cittadini.
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L’intervento di Claudio Dau:

PROVINCIA UNICA?

Ovviamente, come riminese nell’ipotesi di una unica provincia denominata “Romagna” mi batterei per Rimini capoluogo.

Onestamente però la cosa non è che mi appassioni in modo particolare o non mi faccia dormire la notte.

Allo stato mi sembra più che altro una guerra tra poveri targata PD, che dopo averla negata per anni in nome del centralismo oggi si scopre identitariamente romagnolo, a chi il capoluogo?

Cosa me ne faccio di un contenitore, la Provincia, ulteriormente svuotato di qualsiasi potere reale?

Cosa me ne faccio di un Ente di secondo grado neppure legittimato dal voto popolare, ma composto da nominati dai Comuni e di fatto dalle segreterie politiche? Alla faccia della casta, della partecipazione, della trasparenza.

Vecchia e nuova Provincia nulla più che Ente delegato col compito di eseguire ciò che altri, più in alto, hanno deciso.

Cosa mi interessa se anziché tre piccole realtà territoriali, Rimini-Forlì-Ravenna, a Bologna col cappello in mano a elemosinare un po’ di attenzione ce ne vada solo una? Sempre ad elemosinare si va!

Bologna ladrona? Bologna perfida matrigna? Bologna emiliano-centrica?

Cosa fare?

Un miracolo, uno scatto di orgoglio della nostra impalpabile classe politica! Una presa di coscienza delle nostre popolazioni! Quanto diamo, nonostante l’evasione fiscale, e quanto riceviamo in termini di infrastrutture, servizi, sociale, cultura, turismo ecc. a e da Bologna? Ma di tutto questo ha già egregiamente scritto Bonfiglio Mariotti nel suo “Dossier Romagna” che in molti dovrebbero leggere.

Il momento è quello giusto, iniziamo a parlare seriamente, senza pregiudizi , senza demagogia, di autonomia, di questione romagnola di Regione Romagna. Una utopia? Una follia? O forse l’unica strada da percorrere? Autodeterminazione per essere padroni dei propri destini e non più vassalli.

Perché non chiedere ai cittadini romagnoli cosa ne pensano magari con un referendum? Spiegando che in base alla nostra Costituzione solo la Regione può compartecipare con lo Stato a governare il territorio con le relative risorse finanziarie.

Claudio Dau

Segretario prov.le
La Destra