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Ambiente Rimini

Balneazione, incontro promosso da CDR. In estate 19 giorni di divieto

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ven 28 set 2012 23:02 ~ ultimo agg. 00:00
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Invitato anche il dottor Toni, responsabile dell’Igiene Pubblica dell’Ausl, che ha declinato perché consulente della Procura.

Questa estate ci sono stati 19 giorni di divieto in seguito a dodici episodi di forti piogge, riferisce Stambazzi di Arpa che, senza citarla direttamente, stronca i dati sballati diffusi in estate da Goletta Verde. Il mese peggiore è settembre con 8 giorni. Uno solo a giugno e agosto.
Anche quest’anno i campionamenti delle acque hanno dato un livello di qualità eccellente. Rispetto al passato, quando non si potevano fare controlli durante le piogge, oggi si segue il calendario regionale. Quest’anno i controlli mensili sono comunque sempre avvenuti in condizioni di bel tempo.
E non c’é solo il problema delle fogne. In estate c’e’ stato il caso proprio al limite di una motonave che aveva aperto le vasche al pontile.
Per la Giunta ci sono gli assessori Visintin, Biagini e Sadegholvaad. La Visintin ribadisce i progetti previsti: i passi avviati sono il progetto Isola e la predisposizione dell’appalto per la dorsale nord. Già partiti anche i lavori per la vasca al parcheggio Ospedale.
Sulla condotta sottomarina ipotizzata per l’Ausa, che rappresenta il peso maggiore degli scarichi a Rimini, si continua a valutare: altre esperienze simili non hanno soddisfatto.
Un cittadino esprime perplessità sulla bandiera bianca e rossa. L’assessore Visintin difende la scelta che comunque andrà valutata come tutta la campagna di comunicazione: non é un sistema chiuso, ci si può lavorare.
Un albergatore lamenta il tanfo degli sfiatatoi su piazzale Toscanelli a Bellariva. La Visintin prende atto e si impegna a verificare.
Stambazzi, in merito agli scarichi fluviali di un’azienda sammarinese spiega: hanno chiesto allo stato di San Marino un terreno, ma non hanno avuto risposta per cui restano fuorilegge anche per il loro stato.
L’ammiraglio Cingolani chiede di non parlare mai più di condotte sottomarine (“al largo non ci sono correnti”) e cita l’inchiesta della Procura: finalmente dopo 30 anni di nostre denunce si sono decisi. Biagini: oggi non si può più barare, sono venuti a chiederci gli atti. E sul fatto che in alcune zone ci sia la melma, ricorda quanto avvenuto a Viserba: i bagnini volevano mantenere gli scogli com’erano, ma l’esperimento delle barriere soffolte ha fatto circolare l’acqua e restituito la vista del mare. Continueremo, non si possono considerare i bagnini i padroni della spiaggia, dice.
La Visintin chiarisce sull’assenza di sanzioni per chi non espone i divieti: laddove sono stati rimossi i cartelli é stata fatta denuncia.
Ivan Innocenti chiede aggiornamento sul tavolo partecipato sulla balneazione previsto per legge. La Visintin risponde: siamo aperti al confronto, bisogna tenere anche conto del momento delicato, per l’inchiesta e per le norme in evoluzione. Quando ci saranno le condizioni, assicura, saremo pronti al coinvolgimento.
Corrado Zucchi chiede un impegno particolare per superare le barriere con i bagnini: la salvaguardia del mare è anche interesse loro.
Camporesi del 5 Stelle chiede all’Amministrazione di prendere le distanze da Hera per evitare commistioni a danno delle tasche dei cittadini. Visintin: gli interventi rientrano nei piani di ambito, ci muoviamo nelle normative. Indipendentemente da Hera.
Acceso l’intervento di Giordano di Basta Merda in Mare: la tutela del mare deve essere estesa a tutto l’anno, non solo nella stagione turistica. Ne ha anche per l’Ausl, a suo avviso per trenta anni colpevolmente assente.
Infine, per ovviare alle carenze di comunicazione, lamentate da molti, c’è chi suggerisce di mettere dei semafori sulla balneabilità davanti agli stabilimenti.

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