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Provincia Turismo

Babbi nuovo Dg Enit. Gnassi e Vitali: saprà interpretare istanze riminesi

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mar 11 set 2012 13:09 ~ ultimo agg. 00:00
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babbi, per i due amministratori, nel suo nuovo incarico saprà sena’altro tenere conto del modello e delle istanze riminesi che ben conosce. Tra le priorità indicate, il riconoscimento del turismo come industria, la necessità di una forte pianificazione, il superamento delle frammentazioni e l’utilizzo del marchio di Fellini come attrattore internazionale.
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Le dichiarazioni di Gnassi e Vitali:

“La nomina di Andrea Babbi a Direttore di Enit rappresenta non solo il riconoscimento del sostanziale primato delle politiche turistiche, ideate e attuate dalla Regione Emilia Romagna d’intesa con i territori nell’ultimo decennio. Ma soprattutto, e in prospettiva, un’occasione fondamentale di trasportare nel luogo che dovrà rilanciare la boccheggiante promozione turistica nazionale molta dell’esperienza e del know how maturato e affinato sul campo da quel modello riminese che Babbi conosce alla perfezione.
Ad Andrea Babbi vanno gli auguri e gli incoraggiamenti più forti. La sua nomina rappresenta il lavoro di tanti che in queste terre hanno lavorato per il turismo. Oggi abbiamo la possibilità di svolgere una fattiva collaborazione e di appuntare alcune delle questioni aperte e da troppo tempo inevase dalla programmazione centrale. A partire dall’assunto principale, ovvero che il turismo è un settore industriale a tutti gli effetti e dunque merita pianificazione accurata, investimenti a sostegno, guida manageriale e pretende altissima professionalità da ogni sua componente, sia politica che operativa. Non dipende da una contingenza metereologica ma da una programmazione forte che dal centro deve essere condivisa e irradiarsi in ogni parte periferica. Francamente, il gioco della frammentazione, o peggio della polverizzazione, della promozione turistica italiana all’estero ha prodotto inefficienze e sprechi: che senso hanno costosi stand o costosi spot di minuscole porzioni di territorio nazionale ad ‘aggredire’ mercati come quello cinese o statunitense? Forse è giusto ripensare a questo format, ipotizzando un nuovo coinvolgimento di quei territori dinamici che si muovono in piena sinergia tra pubblico e privato e che possono vedere nell’Enit lo strumento reale di una promo commercializzazione sotto l’ombrello della destinazione Italia. Non solo. Babbi sa bene che si contano sulle dita di una mano le parole italiane che possono fungere da attrattori del turismo internazionale. Tra queste c’è sicuramente Federico Fellini, chiave universale per capire la contemporaneità in un ambito molto più vasto che quello strettamente cinematografico. Se il Ministero del turismo ed Enit definissero una campagna di promozione dell’Italia attraverso Fellini sarebbe non tanto l’omaggio a un grande maestro del cinema ma il più conveniente e razionale strumento per raggiungere con semplicità mercati turistici altrimenti scarsamente ricettivi circa le eccellenze nazionale.”
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Foto tratta dal profilo Facebook di Babbi.