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Rimini

Pasquinelli su futuro con Linea d'Ombra. Nessun divorzio, aspettiamo i tempi

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gio 23 ago 2012 17:46 ~ ultimo agg. 00:00
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E’ il chiarimento di Massimo Pasquinelli, presidente della Fondazione Carim, dopo la notizia apparsa oggi sul Corriere Romagna di un divorzio dall’agenzia di Marco Goldin.
Rinnovando l’auspicio di poter comunque riprendere la collaborazione, Pasquinelli ricorda come a giugno, terminata l’ultima grande mostra, in sede di valutazioni si decise di rinviare le decisioni sul futuro al momento in cui si sarebbe risolta la vicenda Carim.

(nella foto Goldin e Pasquinelli)
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L’intervento di Pasquinelli:

“All’inizio dello scorso mese di giugno, al termine dell’ultima e bella mostra, in sede di valutazioni sul successo riscontrato, rimandammo le riflessioni sulle scelte future al momento in cui si sarebbe risolta, anche formalmente, la vicenda di Banca Carim.
Poiché tale momento non appariva del tutto imminente, ed avendo al contrario Linea d’ombra esigenza di indicazioni in tempi molto rapidi, abbiamo ritenuto corretto informare Marco Goldin, da un lato dell’intento della Fondazione di mantenere viva la collaborazione per futuri progetti, stante il giudizio positivo sull’esperienza compiuta con le tre grandi mostre realizzate tra il 2009 e il 2012, dall’altro lato della difficoltà della Fondazione a programmare da subito altri eventi, dovendo valutarne la sostenibilità economica alla luce del mutato quadro finanziario e della evoluzione del percorso della società bancaria partecipata.
Quella delle mostre a Castel Sismondo non è una stagione tramontata, così come non è affatto concluso il rapporto con Linea d’ombra. Quest’ultimo, semplicemente, va inquadrato in un’ottica temporale più dilazionata, per consentire alla Fondazione di verificare – naturalmente se vi saranno da parte di Goldin altre interessanti proposte – il maturarsi delle necessarie condizioni di compatibilità economica.
Quando nel 2009 ha portato a Rimini Linea d’ombra, la Fondazione ha inteso compiere un investimento non estemporaneo, nell’interesse della comunità civile ed economica del territorio. Le tre mostre realizzate ed i loro risultati hanno confermato pienamente la validità di tale scelta. E’ auspicio della Fondazione che in futuro possano crearsi, anche attraverso la cooperazione e l’apporto di altri soggetti locali, condizioni che facilitino l’organizzazione di ulteriori grandi mostre al Castello.
Siamo grati a Marco Goldin per il lavoro che ha compiuto a e per Rimini. Ci auguriamo, valutando tempi e modalità, di poter continuare a collaborare anche con lui e con Linea d’ombra com’è accaduto, positivamente, fin qui”.