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Marinai Salvataggio. Tra stagione da allungare e bagnanti distratti

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ven 24 ago 2012 14:31 ~ ultimo agg. 00:00
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Sono stati a decine gli interventi dei marinai di salvataggio nel corso di un’estate che passerà alla storia come una delle più calde di sempre. Un’attività di soccorso che va di pari passo con quella di prevenzione che l’Associazione Marinai di Salvataggio porta avanti in primavera nelle scuole.
Oltre al caldo, con i tanti malori in mare che hanno colpito le persone anziane, a cavallo tra il 10 e il 15 agosto anche il mare agitato ha causato difficoltà. In molti casi servirebbe maggiore consapevolezza da parte dei bagnanti.
“Il fondale di Rimini spesso sembra più una piscina – dice ad Icaro Tv Andrea Manduchi, portavoce dell’associazione Marinai di Salvataggio – e si dimenticano le regole basilari come immergersi lontano dai pasti, ascoltare le indicazioni dei Salvataggio e non andare mai, anche se si è nuotatori olimpici, a fare il bagno da soli.”
“Purtroppo poi – prosegue Manduchi – ultimamente notiamo sempre più spesso genitori che lasciano bambini e ragazzini a fare il bagno da soli: chi pesa 15 o 20 chili ci mette pochi secondi a scomparire tra le onde o nella corrente. Neppure noi potremmo riuscire ad intervenire in tempo.”

Ci sono poi alcune questioni pratiche che rendono ancora più complicata l’attività di salvataggio. I marinai le hanno elencate in una nota del 10 agosto scorso. Dagli oggetti (ombrelloni, teli e via dicendo) che intralciano il corridoio riservato ai soccorsi, alla musica assordante a riva che rende difficile recepire le chiamate d’aiuto, per arrivare ai kite surf che invadono le aree di balneazione. Servirebbe poi, ad esempio, un servizio motorizzato in appoggio ai mosconi e il divieto agli operatori di gonfiare gommoni o materassini quando il mare è mosso. Altra questione aperta la durata della stagione balneare: lo scorso anno lo stop ai salvataggio arrivò a metà settembre ma di gente in acqua ce ne fu fino ad ottobre. Un rischio per la sicurezza tale che alcuni marinai decisero di loro iniziativa e in modo totalmente gratuito di vigilare. Quest’anno la stagione terminerebbe addirittura il 9. “Secondo noi è prioritaria la salvaguardia della vita in mare – dice Manduchi – e non può sottostare ad interessi economici. Se il tempo proseguirà così è indubbio che i turisti ci saranno anche nelle prossime settimane e sarà obbligatorio vigilare sulla balneazione.” Posizione che l’associazione aveva espresso anche in fase di stesura dell’ordinanza balneare in regione. Intanto a Rimini si discute proprio sull’allungamento della stagione, si tratterebbe però di una sola settimana (fino al 16 settembre).

Queste le difficoltà ed i consigli che l’associazione Marinai di Salvataggio il 10 agosto scorso ha affidato ad un comunicato stampa:

. manca un coordinamento e comunicazioni di rete: problema su cui la categoria lavora da 20 anni.

. servizio motorizzato in appoggio al servizio capillare con i mosconi. Progetto su cui la categoria lavora da 15 anni non riuscendo a uscire da fasi di sperimentazione positiva.

. è necessario che ogni apertura tra scogliere sia coperta da salvataggio

. i corridoi tra torretta e moscone cosi come le aree riservate al passaggio e ai soccorsi devono essere libere e non intralciate da oggetti, ombrelloni, banchi o teli da mercato ambulante e persone in sosta. I marinai di salvataggio necessitano di risolvere immediatamente queste situazioni che pregiudicano interventi di soccorso e prevenzione.

. i Kite surf continuano anno dopo anno a invadere le aree di balneazione creando pericolo disagio e impossibilità di balneazione.

. la musica assordante a riva di alcuni bagni rende impossibile ai marinai di salvataggio recepire le chiamate di aiuto dall’acqua.

. ritirare dal servizio i mosconi di plastica con ruote incorporate

. divieto per i concessionari di gonfiare canotti e materassini con bandiera rossa e condizioni di mare mosso o con bandiera gialla a causa di forti venti da terra.