LegaPro. Parametri troppo alti, solo tre TV comprano i diritti per le differite
La crisi economica morde, e la LegaPro cosa fa? Anziché abbassare i corrispettivi minimi per l’acquisizione dei diritti radio-televisivi al fine di favorire una maggiore visibilità sul locale a campionati già da tempo snobbati dalle emittenti nazionali, li conferma o addirittura li alza. Il risultato era facilmente prevedibile: al primo giro sono stati assegnati i diritti per la trasmissione in differita TV delle partite di sole tre società (una di Prima e due di Seconda Divisione). 31 società di Prima e 35 di Seconda restano, per il momento, senza televisione.
Numeri identici per l’assegnazione dei diritti per le dirette radiofoniche: solo tre radio seguiranno altrettante società di LegaPro con la possibilità di trasmissione integrale delle gare.
E per la seconda asta i parametri sono stati abbassati di poco (per la radio, per esempio, nella maggior parte dei casi i minimi hanno subito una riduzione di appena 500 euro, per la televisione di 1.500 euro).
Come andrà a finire la seconda asta?