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Rimini

Iva sulla Tia. Bascucci: decisione Federambiente un po' tardiva

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ven 31 ago 2012 17:34 ~ ultimo agg. 00:00
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Imporre una tassa sulla tassa è illegittimo, quindi non si dovrebbe far pagare ai cittadini l’Iva sulla Tariffa Igiene Ambientale. Non sono bastate però una sentenza datata 2009 della Corte Costituzionale ed una del marzo di quest’anno della Cassazione per sanare la questione. Ne tantomeno le associazioni dei consumatori sono riuscite a far breccia in una sorta di muro di gomma. Gli attori in causa sono lo Stato che intasca l’Iva e i gestori (Hera nel caso riminese) che fungono da sostituti d’imposta. L’ammontare di iva non dovuta che dovrebbe essere restituita ai cittadini è arrivata a un miliardo di euro e, notizia di questi giorni, Federambiente (associazione che riunisce tutti i gestori) ha ufficialmente diffidato il Governo a rimborsare il miliardo indebitamente introitato.
“E’ una notizia che accogliamo favorevolmente – dice ad Icaro Tv Andrea Bascucci presidente della Federconsumatori di Rimini – ma la giudichiamo un po’ tardiva perchè si sarebbe dovuto fare tre anni fa quando la questione è emersa. Sarebbe un segnale alle utility per favorire i propri clienti. E’ chiaro che il gestore ha un evidente vantaggio amministrativo a scaricare l’Iva sugli utenti ed è per questo che sta tentando di aspettare notizie legislative o normative che in questi anni sono sempre state rimandate. Si tratta di una vicenda spinosa e infatti ci troviamo al punto che il rappresentante dei gestori diffida il Governo per un miliardo di euro nel 2012. E sappiamo tutti cosa può voler dire per l’Italia oggi restituire un miliardo di euro ai cittadini.”

E se attendersi rimborsi dal Governo di questi tempi sembra complicato, a sollevare perplessità è la scelta dei gestori di continuare ad imporre l’Iva nonostante le sentenze di Cassazione e Corte Costituzionale. E nel caso del di Rimini (unico comune in provincia ad applicare la Tia) c’è anche una diffida dell’amministrazione ad Hera data due anni fa. “In questo momento a Rimini – ricorda Bascucci – siamo in una situazione singolare: il comune ha diffidato Hera che comunque continua ugualmente ad imporre l’Iva sulla Tia.”

Newsrimini.it