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Rimini

Col Meeting al via la mostra 'Gli angeli della pietà'. Oggi l'anteprima

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sab 18 ago 2012 13:29 ~ ultimo agg. 00:00
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La mostra si articola attorno al “Cristo morto con quattro angeli” di Giovanni Bellini, uno dei sommi capolavori della pittura veneziana del Quattrocento, l’opera più importante del museo di Rimini.

La presentazione:

“Una mostra – ha detto l’assessore alla Cultura Massimo Pulini, curatore assieme a Marco Bona Castellotti della mostra – che nasce come un atto di collaborazione tra Amministrazione comunale e Meeting, pensata all’interno della tradizione delle grandi mostre che il Meeting ha realizzato nei musei comunali e che quest’anno è diventata condivisione operativa e concettuale.”

Il “Cristo” di Bellini vanta una illustre provenienza: dall’oratorio di Sant’Antonio che sorgeva nei pressi della chiesa di San Francesco poi trasformata nel Tempio Malatestiano. Un celebre capolavoro del pittore veneziano che non finisce mai di stupire e di riaccendere la curiosità degli studiosi.

“Un capolavoro assoluto – ha detto Marco Bona Castellotti – forse più conosciuto fuori Rimini che in città. E non è un caso che spiccasse nella grande mostra realizzata alle Scuderie del Quirinale. Un’opera importantissima nel panorama europeo del rinascimento per bellezza e eccezionalità anche sul piano iconografico, che si può annoverare senz’altro tra i capolavori della pittura italiana del ‘400″.

La mostra riminese si articolerà in un confronto tra la tavola di Bellini e altre bellissime opere del Quattrocento: il Cristo e angeli di Marco Zoppo, del Museo Civico di Pesaro, il rilievo quattrocentesco in cartapesta del Museo di Faenza, riferito dubitativamente al Bellano e una insigne derivazione bolognese, vale a dire la tavola di Francesco Francia della Pinacoteca Nazionale di Bologna, mentre all’iter iconografico che si dipana dai prototipi di Donatello la mostra intende contribuire con la segnalazione, sinora rimasta un po’ in ombra, della magnifica medaglia di Matteo de’ Pasti con il «Cristo» di profilo al diritto e il «Cristo morto sostenuto da due angeli e la croce» al rovescio, di cui esiste un indiscutibile modello (quasi certamente un precedente) nei rilievi della seconda cappella a destra, detta «degli Angeli che giocano», nel Tempio Malatestiano.

Sempre in mostra dai Musei Civici di Pesaro sarà presente la «Testa di San Giovanni Battista», tradizionalmente riferita dalla critica a Marco Zoppo. Qui torna alla ribalta con l’attribuzione allo stesso Giovanni Bellini, attribuzione che non è del tutto inedita benché da tempo rifiutata, annoverando però tra i suoi primi sostenitori Roberto Longhi, Vittorio Moschini, Rodolfo Pallucchini, Alessandro Conti e altri che ora usciranno allo scoperto.

Per il Cristo sorretto dai quattro angeli – hanno spiegato ancora i curatori – l’inconsueta posizione degli angeli ha sollecitato alcune letture che discostano il quadro riminese dal tradizionale “Cristo uomo dei dolori”, accompagnato o meno dagli angeli piangenti. La prima si fonda sull’ipotesi che si tratti di una Pietà connessa al mistero e al sacrificio dell’Eucarestia: gli Angeli sollevano il corpo del Signore sull’altare. Un’altra è che stiano preparando Cristo per la risurrezione. Inoltre, in seno agli studi che si sono viluppati in occasione della mostra, si fa largo una nuova ipotesi secondo la quale gli angeli della Pietà di Rimini sono come stupiti e increduli, di fronte alla Passione di Cristo, ipotesi che affonda le radici nel pensiero cristiano orientale, riveduto alla luce dell’umanesimo cristiano occidentale.

Gli angeli della pietà, intorno a Giovanni Bellini
Rimini, Museo della città, via Luigi Tonini,1
19 agosto – 4 novembre 2012

Orari di apertura:

dal 19 al 25 agosto ore 10-23
dal 26 al 31 agosto: da martedì a sabato ore 14-23, domenica ore 17-23
martedì e giovedì anche 10- 12,30. Lunedì chiuso.
dal 1° settembre: martedì-sabato ore 8,30-13 e ore 16-19
domenica e festivi ore 10-12,30 e ore 15-19. Lunedì non festivi chiuso.