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Icaro Sport

'Caso Cruceta', la risposta del San Marino Baseball

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gio 16 ago 2012 10:41 ~ ultimo agg. 00:00
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LA NOTA DEI PIRATI SUL ‘CASO CRUCETA’:

La società neroarancio pronta ad appellarsi alla procura federale per il comportamento del San Marino -si legge sul sito ufficiale dei Pirati-.

In passato, anche molto recentemente, era già accaduto, ma la società di via Monaco aveva sempre preferito lasciar perdere, mandando giù il boccone amaro. Questa volta, invece, il presidente Zangheri non ci sta e, davanti a ciò che è successo sul diamante di Serravalle poco prima del play ball di garauno della finale scudetto, ha deciso di alzare la voce e di affidarsi agli organi competenti per denunciare un episodio che, con l’etica dello sport, non ha davvero nulla a che vedere.

I fatti: verso le 20.45 dello scorso venerdì sera, ovvero un quarto d’ora prima che scattasse la prima partita delle Italian Baseball Series, il coach della T&A Raul Marval chiama Francisco Cruceta (che quella stessa sarebbe dovuto salire sul monte come rilievo) e si intrattiene a parlare per una manciata di minuti con il pitcher dei Pirati lungo la linea di foul di destra. Un episodio che non sfugge in tribuna alla vista della società neroarancio, che trova quantomeno singolare tale atteggiamento a ridosso di un appuntamento così importante e che, per questo, invita il proprio giocatore a tornare nel dug out.

A quasi una settimana di distanza, in occasione della cena di squadra, si verrà poi a scoprire il contenuto di tale dialogo: Cruceta riferisce infatti come il coach sammarinese, dopo essersi presentato a nome di Mauro Mazzotti, gli abbia chiesto il proprio numero di cellulare affinché lo stesso gm della T&A potesse poi contattare il giocatore prima che questi facesse ritorno in patria per presentargli il contratto da firmare con il San Marino per la prossima stagione. Questo perché la società sammarinese non avrebbe alcuna intenzione di rinnovare la fiducia a Cubillan e si affiderebbe così a un rilievo di spessore come il lanciatore dei Pirati. Il quale, tra l’altro, è già perfettamente a conoscenza della volontà del presidente Zangheri di riconfermarlo in casacca neroarancio anche per il prossimo campionato.

Insomma, un modo di fare, quello della T&A, che ricalca fedelmente quanto già successo negli anni passati con i vari Buccheri, Ruzic e, giusto qualche mese fa, Rodriguez e Ramirez. Un comportamento che ha fatto quindi infuriare la società di via Monaco, non solo perché condotto davanti a tutti, ma soprattutto perché portato avanti soltanto a un solo quarto d’ora dall’inizio di una finale scudetto, quando il giocatore sarebbe poi dovuto salire in pedana. Ecco perché il sodalizio riminese, stanco e arrabbiato per questi atteggiamenti per nulla etici, vuole denunciare il fatto e segnalare l’accaduto alla procura federale.

“Io posso soltanto dire di essere rimasto davvero meravigliato nel vedere Cruceta parlare con Marval quando mancava così poco al play ball – afferma il presidente Zangheri – e infatti mi sono chiesto quale fosse il motivo di tale conversazione. Ero appena salito sulle tribune dopo essere stato nel nostro dug out e ho urlato al mio giocatore di tornare verso la panchina e di restare concentrato sulla partita al posto di parlare con quelli del San Marino. Cruceta mi ha risposto dicendomi di essere stato chiamato. Allora io mi chiedo: che senso aveva convocare il giocatore se non per un secondo fine? Fino a ieri sera non ne sapevamo nulla, poi durante la cena di squadra è venuto fuori e abbiamo subito deciso di muoverci”.

LA RISPOSTA DEL SAN MARINO BASEBALL:

In riferimento al presunto ‘caso Cruceta’, il San Marino Baseball Club respinge ogni accusa di scorrettezza etica sportiva, ribadendo allo stesso tempo il non interesse (da sempre) a Cruceta per la prossima stagione e confermando piena fiducia nei lanciatori Rodriguez e Cubillan -si legge in una nota della società titana-.

É da sempre costume del San Marino agire sul mercato giocatori verso i non tesserati, coloro che sono svincolati e/o non confermati da altre società. Tutto il resto non ci appartiene.

Crediamo che non serva a nulla montare un caso da un semplice colloquio nato fra due persone che si conoscono in quanto giocano nello stesso team in Nicaragua. Piuttosto che tutto questo, preferiamo dare il massimo sostegno ai nostri ragazzi, metterli nelle condizioni migliori per giocare e lasciare al campo la meritata sentenza sportiva.

(Photo Credit: Pier Andrea Morolli/SKCS Sport Images. Nella foto, Francisco Cruceta)