Baseball. Play off: impresa dei Pirati a Nettuno (2-4)
I Pirati, al terzo tentativo, riescono finalmente a sfatare il tabù di garauno e, imponendosi per 4-2 allo “Steno Borghese” di Nettuno nel primo appuntamento dell’ultima giornata del round robin, mantengono ancora vivissime le proprie ambizioni di qualificazione in queste semifinali scudetto – si legge sul sito della società neroarancio -. Per uno strano scherzo del destino, se nelle due precedenti sconfitte, maturate entrambe agli extra inning, i neroarancio avevano dovuto fare i conti soprattutto con i rimpianti per le clamorose occasioni gettate al vento, in questo fondamentale successo di Nettuno è accaduto esattamente il contrario, con la squadra di Catanoso che è stata invece bravissima nel concretizzare, di fatto, le uniche opportunità avute, dimostrando di possedere anche quel cinismo che era invece mancato nelle altre esibizioni. E come accaduto sabato scorso a Bologna, anche questa vittoria porta la firma ben evidente di Riccardo Suardi, il cui singolo da due punti al sesto inning ha deciso, a conti fatti, la partita.
Al resto ha pensato poi un monte di lancio in serata di grazia, con un fantastico Marcos Tabata nelle vesti di partente e vincente (ip 5.2 h 3 bb 1 so 9 er 2), e un Cruceta che non è stato da meno: il rilievo ex Major ha avuto soprattutto il grosso merito di uscire alla grande da un paio di situazioni complesse, aiutato in questo anche dalla difesa. Per il pitcher dominicano sono arrivate così 3.1 riprese di ottima fattura (h 1 bb 2 so 3 er 0), buone per conquistare la salvezza personale.
Il box, al contrario, ha vissuto una giornata davvero difficile contro il duo Figueroa-Hernandez (17 strike out in collaborazione) ma, come già anticipato, ha saputo sfruttare al meglio la sole 4 valide battute, colpendo al momento giusto e punendo subito il calo del partente dominicano della Danesi. Oltre al 2/4 con 2 rbi del già citato Suardi, comunque, da sottolineare anche il fondamentale doppio di Angrisano al sesto e il singolo inaugurale di De Biase che, con la complicità di un errore difensivo, ha confezionato i primi due punti riminesi.
In virtù di questo successo, e della contemporanea vittoria della T&A sulla Unipol, i Pirati e il San Marino raggiungono il Nettuno in testa alla classifica con un record di 4-3. In altre parole, a decidere le due finaliste saranno le ultime due sfide in programma nel fine settimana sui diamanti di Rimini e Bologna (venerdì e sabato alle 21).
La cronaca
I Pirati partono subito forte, anche se, a dire il vero, Figueroa esordisce lasciando subito Santora e Maza al piatto. Il partente nettunese, però, finisce poi per colpire Persichina, il quale ruba subito la base. Dopo i quattro ball a Chiarini, ci pensa quindi De Biase con un singolo a destra a siglare l’1-0, con il conseguente errore di Sparagna sull’assistenza a casa base di Caradonna a regalare ai neroarancio anche il punto del raddoppio. La replica dei padroni di casa, comunque, non tarda ad arrivare: al cambio di campo, infatti, pure Tabata parte subito con due veloci eliminazioni, e ne otterrebbe anche una terza se soltanto non si macchiasse del lancio pazzo sul terzo strike con Ambrosino nel box. Dopo la rubata dello stesso esterno laziale, sono il doppio di Giuseppe Mazzanti (2-1) e la valida di Martone a ristabilire l’equilibrio. I quattro ball a Imperiali e il colpito su Leonardo Mazzanti riempiono quindi i sacchetti, ma Tabata si salva facendo battere Sparagna su Suardi.
Dopodiché non accade più nulla fino al quinto, quando il singolo di Suardi spezza il monologo di Figueroa, arrivato a dieci eliminazioni consecutive con altrettanti strike out. Il sacrificio di Spinelli fa così avanzare il compagno di un cuscino, con Crociati che guadagna quattro ball. Dopo la rimbalzante di Santora che mette due Pirati in zona punto, però, Maza è l’11esimo strike out di Figueroa. I neroarancio non falliscono invece nell’inning successivo, quando Chiarini si prende il passaggio in base gratuito e Angrisano piazza un gran doppio lungo la linea di foul di destra. A spingere entrambi a casa tocca quindi a un ispiratissimo Suardi, il cui singolo confeziona il nuovo sorpasso (4-2).
Nella parte bassa del sesto, invece, la valida di Martone mette fine a un’incredibile fila di 15 out consecutivi di Tabata, con il successivo errore di Spinelli su Imperiali che carica gli angoli e mette i titoli di coda alla splendida prova del partente riminese. Sul monte tocca così a Cruceta che, dopo la rubata dello stesso Imperiali, salva la situazione costringendo Leonardo Mazzanti a battere su Persichina.
E se al settimo sono provvidenziali il colto rubando di Angrisano su Sparagna (autore in precedenza di un singolo interno) e la presa al volo di Spinelli sul bunt di Caradonna, nell’inning successivo i Pirati riescono a salvarsi da una situazione molto più complicata: Cruceta esordisce infatti regalando subito quattro ball a Bergolla, che poi avanza fino in seconda sulla rimbalzante di Ambrosino. Il lancio pazzo sul terzo strike a Giuseppe Mazzanti occupa quindi gli angoli, mentre sulla corta battuta di Martone Angrisano colpisce lo stesso giocatore nettunese nel tentativo di assistere in prima base. Per l’arbitro Filippi, però, la responsabilità è di Martone, colpevole di aver corso fuori corsia. L’eliminazione per interferenza (sulla quale si scatenano le veementi proteste dei padroni di casa), oltre a mettere sul tabellone due out, serve comunque anche per piazzare sui cuscini i due punti del possibile pareggio. Cruceta, però, non trema e lascia Imperiali al piatto sul conto pieno.
Al nono, poi, arrivano anche gli ultimi brividi, con il rilievo dominicano che, di nuovo, apre l’attacco nettunese concedendo la base gratuita a Leonardo Mazzanti. Sulla corta battuta di Sparagna, però, è lo stesso lanciatore ex Major ad assistere a Santora, che può così assistere a Spinelli per un fondamentale doppio gioco. Al resto ci pensa ancora Cruceta, che mette strike out Caradonna con tre lanci e può così festeggiare la salvezza personale e, soprattutto, l’importantissimo successo dei suoi.
(Photo Credit: Pier Andrea Morolli/SKCS Sport Images)