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Icaro Sport

Presentato Riccardo Taddei: 'felice ed entusiasta di essere a Rimini'

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mar 17 lug 2012 15:50 ~ ultimo agg. 00:00
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Umile e determinato. Così si è presentato alla stampa Riccardo Taddei, nuovo attaccante del Rimini, prelevato dal Casale, società con la quale nell’ultima stagione ha realizzato 15 reti (di cui due contro i biancorossi).
A fare gli onori di casa, con il presidente Biagio Amati in vacanza, è stato il vice-presidente, Marco Amati: “Taddei è un giocatore che non ha certo bisogno di presentazioni. E’ venuto a Rimini per dare una mano ai giovani e farli crescere. In attesa di conoscere gli esiti della LegaPro, la società con l’acquisto di un giocatore di questo calibro credo abbia dato un segnale chiaro di voler fare le cose per bene. E’ un regalo che ci siamo fatti e che abbiamo fatto alla città e ai tifosi, soprattutto a chi ci ha seguito con grande entusiasmo in questi due anni”.

Ha preso poi la parola il direttore generale, Giovanni Sama, artefice insieme al direttore sportivo Paolo Bravo dell’operazione Taddei.
“Vorrei ringraziare la società perché ha creduto in questo progetto – attacca il DG -. Taddei è un valore aggiunto per la squadra e una fonte di entusiasmo per la città. La cosa che mi ha colpito di più nella trattativa è che Rimini è un bel biglietto da visita. Non dico che qui sia tutto facile, ma è più facile lavorare in una piazza così importante.
Riccardo dal punto di vista tecnico per le sue caratteristiche inciderà molto nel modo in cui affronteremo il prossimo campionato”.

“In un momento di difficoltà economica come quello attuale credo vada fatto un plauso alla società – fa eco a Sama il direttore sportivo, Paolo Bravo -. E’ un segnale di attaccamento alla città. Dalle nostre riunioni tecniche è emerso che la squadra dell’anno scorso aveva bisogno di un po’ più di qualità e Taddei è uno dei tasselli che ci permetterà di avere maggiore qualità. Riccardo è un giocatore che tutti conosciamo, io ci ho giocato diverse volte contro e mi ha sempre colpito per le sue qualità tecniche e atletiche. La cosa che però mi ha colpito di più, e che ha fatto la differenza, è che è una persona umile. Per me è un onore poter disporre nella squadra di Luca D’Angelo di un giocatore come Taddei. Spero che trovi tutte le cose positive che una piazza come Rimini gli può dare”.

“Sono tante le parole che vorrei dire in questo momento e tutte esprimono la felicità che provo – sono le prime parole da giocatore biancorosso di Riccardo Taddei -. Vorrei ringraziare i due direttori perché venire a giocare in una piazza così importante sentendo tutta questa stima per le qualità tecniche ma anche umane mi entusiasma.
Le altre cose che mi hanno convinto a scegliere Rimini sono state le armi che hanno usato, che non sono i soldi. Quando il mio procuratore mi ha telefonato e mi ha parlato della proposta del Rimini gli ho detto di lasciar perdere tutte le altre trattative perché se la stima era questa io volevo solo Rimini. Sono felice, sono orgoglioso e spero di ripagare tutte le aspettative”.

Il DG Sama spiega i tre anni di contratto per Taddei: “crediamo che sia un giocatore che possa stare con noi in qualsiasi categoria, per questo la durata, abbastanza importante, non ci spaventa”.

Ma quanto ha inciso nella scelta di Rimini, l’annata di Casale, con le tante traversie societarie?
“Tra le tante componenti il fatto di approdare in una società seria come il Rimini ha inciso – spiega Taddei -. Per un giocatore della mia età (32 anni, ndr) con una famiglia è importante essere in una società dove si può pensare solo a giocare. Aggiungo anche che l’anno scorso, quando sono andato al Casale, la società piemontese era sulla bocca di tutti per la sua solidità, che poi non si è rivelata tale. Ringrazio comunque la proprietà del Casale per non aver ostacolato in alcun modo il mio approdo al Rimini”.

Taddei, che dovrà scontare due turni di squalifica dopo la gara di ritorno della semifinale dei play off 2011/’12, in attacco nella sua carriera ha ricoperto un po’ tutti i ruoli.
“Ho giocato da trequartista, da seconda punta, da attaccante esterno, quest’anno mi sono anche ritrovato a fare la prima punta. Mi metto a disposizione dell’allenatore. Davanti mi dà gioia giocare in qualunque ruolo”.

Il numero dieci di Adrian Ricchiuti pesa, ma fino a un certo punto, per chi a inizio carriera era stato definito il nuovo Roberto Baggio.
“Adrian è un grandissimo giocatore, spero di avere le spalle larghe per indossare la maglia numero 10 con onore.
Ho iniziato la carriera con un appellativo pesante, che non ho avuto la fortuna e la capacità di sorreggere. Ho esordito in serie A a 19 anni con la Fiorentina e nell’ambiente viola dicevano che sarei potuto diventare il nuovo Baggio. E’ stata una mazzata perché dai 19 ai 22 anni ho giocato pochissime partite a causa di due incidenti gravi ad un ginocchio. Di Baggio ho preso quindi solo le cicatrici. Questa difficoltà è poi diventata il mio punto di forza, perché sono cresciuto a livello caratteriale, non ho mollato e per questo sono ancora più orgoglioso di essere qui oggi. Le mie caratteristiche? Sono un numero dieci mancino, penso di avere una buona tecnica”.

Sarà uno dei principali punti di riferimento per i giovani biancorossi. Questo la spaventa?
“E’ una bella responsabilità perché i giovani sicuramente mi guarderanno e io dovrò cercare di trasmettere loro tutto il positivo che ho imparato. Anche a Casale quest’anno avevamo uno spogliatoio giovane. Ho un carattere abbastanza forte, ci saranno momenti in cui ci vorrà il bastone e altri in cui ci vorrà la carota. Spero di essere all’altezza”.

(nella foto, Riccardo Taddei insieme al vicepresidente del Rimini, Marco Amati)