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Provincia

Osservatorio criminalità. Dalla Regione in arrivo 18mila euro

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lun 16 lug 2012 16:41 ~ ultimo agg. 00:00
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“Il finanziamento della Regione Emilia Romagna – spiega l’Assessore alle Politiche Sociale della Provincia di Rimini, Mario Galasso – ci permette di compiere un passo importante nella direzione della lotta contro le infiltrazioni criminali sul nostro territorio. Una bella notizia che riconosce la validità dei contenuti presentati da una rete di istituzioni ed Associazioni della Provincia di Rimini. Ci tengo a sottolineare in particolare il ruolo attivo della così detta “società civile” nella formulazione, insieme alle Istituzioni, del progetto finanziato. Proprio dal coinvolgimento di tutta gli strati della società, e non solo delle sue Istituzioni, passa il successo di iniziative come la nostra che, oltre che fornire strumenti, numeri e mezzi per analizzare il fenomeno, vuole anche segnare un importante momento di crescita culturale e crescita civile. Un grazie alla Regione Emilia Romagna che ha voluto sostenerci, credendo nella bontà del nostro progetto.”

I principali obiettivi dell’Osservatorio provinciale sulla criminalità:
 
Una delle azioni che si intende portare avanti è l’Osservatorio Provinciale per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni di illegalità collegati alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Si ritiene infatti che prima di adottare qualsiasi provvedimento siano necessarie l’osservazione e l’analisi degli accadimenti criminali, proprie di un approccio scientifico al problema.
La Provincia di Rimini avrà il compito di coordinare e svolgere le attività dell’Osservatorio, in particolare la gestione di uno specifico sito internet in cui confluiranno le banche dati dei comuni – anagrafe, sportello unico delle imprese e dell’edilizia – per poi elaborare i dati sulla base di una griglia di indicatori.
L’Osservatorio avrà il compito di raccogliere informazioni e segnalazioni dei cittadini e collaborare all’organizzazione di specifiche iniziative.
 
All’Osservatorio prenderanno parte i comuni della provincia, la Camera di Commercio, la Prefettura e la Questura di Rimini, le associazioni di categoria e sindacali, le associazioni di volontariato, ed è auspicabile anche l’intervento dell’Associazione Bancaria Italiana.
Perché l’Osservatorio possa dimostrarsi uno strumento efficace e davvero utile, occorre che sia flessibile, selettivo ed operativo, così da coinvolgere di volta in volta solo i soggetti interessati ad una determinata dinamica, senza dover ricorrere a procedere che finirebbero per allungare inevitabilmente tempi e risultati.
 
Inoltre il sito dedicato all’Osservatorio avrà un doppio livello di consultazione; un livello pubblico dove le informazioni sono diffuse e “depurate” dai dati personali e sensibili e visionabili dal tradizionale utente di internet, ed un livello nascosto, contenente la totalità dei dati, raggiungibile solo dagli addetti ai lavori e dalle forze di polizia che sapranno leggere l’evolversi di determinati fenomeni.
Indispensabile, come ricordato, il contributo che la società civile può portare su questo fronte, non solo a livello di sostegno civile alle autorità e agli inquirenti che sono chiamati ad affrontare, dal punto operativo, il fenomeno, ma anche in termini di rete sociale che sappia difendere e tutelare l’integrità della comunità.
 
A sostegno dell’Osservatorio, la Provincia di Rimini ha sottoscritto un Protocollo di legalità con la Prefettura di Rimini per contrastare infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti. Si tratta di una misura importante che prevede il monitoraggio e interventi preventivi che hanno l’obiettivo di impedire potenziali propagazioni di sodalizi criminali organizzati, assicurando la legalità a partire da uno dei settori tradizionalmente più vulnerabili, quale quello degli appalti di opere e dei lavori pubblici.
 
Questo si traduce in impegni rigorosi sul fronte del rispetto della sicurezza delle condizioni lavorative, dell’obbligo della denuncia di richieste illecite di denaro o di offerte criminali di protezione, delle regole sui subappalti, della verifica dell’adempimento degli obblighi retributivi e contributivi e dei flussi finanziari.
 
L’Osservatorio, inoltre, sarà composto da sezioni e da banche dati, implementabili e interrogabili dagli organi deputati, ma anche dal fitto e costante scambio di informazioni tra i soggetti che ne faranno parte; un’azione dell’Osservatorio sarà proprio il continuo interscambio di dati, notizie, segnalazioni. Insomma, un occhio attento ai movimenti, alle dinamiche societarie ed individuali, capace di leggere i dati che possono dare vita a illeciti organizzati su larga scala, e che sia per questo garante dell’onesta attività imprenditoriale e della libera iniziativa.
 
L’Osservatorio si interfaccerà anche con l’Osservatorio sulla Sicurezza Urbana, già in azione in provincia, che legge il territorio sotto l’aspetto delle fattispecie di reato, della vittimizzazione, del disordine sociale e della insicurezza percepita.