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Neve, siccità e anche grandine. L'anno nero dell'agricoltura riminese

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lun 23 lug 2012 18:45 ~ ultimo agg. 00:00
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Dopo la neve di febbraio e le settimane estive di caldo e siccità, per l’agricoltura riminese è arrivata l’ennesima batosta di questo 2012. Alcune zone infatti, durante il temporale di sabato, sono state colpite da forti grandinate che hanno danneggiato le coltivazioni.
“Tra le zone maggiormente colpite c’è la Valle del Marecchia (Verucchio, San Paolo, Vergiano) – spiega ai microfoni di Icaro tv Giorgio Ricci, direttore provinciale della Coldiretti – Tra le colture a subire i maggiori danni è stata la vite. Per i cereali è andata bene perché la trebbiatura era quasi alla fine mentre alcuni danni li hanno subiti gli ulivi e i frutteti. Nelle zone colpite c’erano ad esempio le albicocche ancora da cogliere. Qualche contraccolpo anche per i pomodori e per le colture da seme.”

I danni devono essere ancora calcolati di preciso ma il rischio è che gli effetti della grandine possano andare al di là del raccolto dando il colpo di grazia ad un settore già in difficoltà e vittima di uno scarso ricambio generazionale.
“L’agricoltura non è un lavoro facile – dice Ricci – nonostante alcuni mass media ne parlino come un’attività da libro delle favole. Invece dietro alla raccolta dei frutti della terra c’è un anno di attività. E ad esempio la grandine di sabato per alcuni agricoltori ha significato veder andare distrutto proprio quell’anno di lavoro. Viste queste difficoltà è normale che i giovani, prima di seguire le orme dei genitori, si guardano attorno.”

Newsrimini.it