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Provincia

La scure dei tagli sulla giustizia. Rischia il Tribunale di Cesena, Rimini no

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mar 3 lug 2012 16:50 ~ ultimo agg. 00:00
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La spending rewiev, dopo prefetture e province, prende di mira anche la Giustizia. Nella bozza elaborata dai tecnici del ministero figurano infatti sostanziosi tagli: nel mirino piccoli tribunali, procure non provinciali, giudici di pace e sezioni distaccate.

“Credo che questo progetto di chiudere circa mille sedi giudiziarie sia deleterio – spiega ai microfoni di Icaro Tv l’Avv. Marzio Pecci, delegato dell’OUA, Organismo Unitario Avvocatura – significa la chiusura degli uffici dei giudici di pace, di 33 Tribunali minori e di 22 Procure della Repubblica. In modo particolare chiudere queste ultime significa dare spazio alla criminalità.”

I tagli previsti porterebbero a 21milioni di risparmi. Poca cosa, spiega Pecci, rispetto ai 260milioni che si spendono per le intercettazioni, ai 152 per i consulenti e ai 160 per il gratuito patrocinio. Su queste voci di spesa, secondo l’Oua, si dovrebbe cercare di risparmiare.
Tornando ai Tribunali, in Romagna quello più in bilico è quello di Cesena.
“Chiudere la sede cesenate e gli uffici del giudice di pace – dice Pecci – significa far straripare il tribunale di Forlì. Si verrebbero a creare problemi sia di natura logistica (visto che la sede forlivese non è attrezzata per ospitare personale in più) sia per i cittadini cesenati che devono accedere alla giustizia.”

Il 5 luglio, nell’ambito dello sciopero nazionale dell’avvocatura, l’Oua manifesterà anche a Cesena insieme ai rappresentanti della politica locale.

Il Tribunale riminese invece non sembra correre pericoli. “Rimini tanto è già una sede disagiata, peggio di così”, scherza Pecci che poi spiega che con la spending rewiev “Rimini non corre rischi. E’ una sede importante che copre un territorio vasto e soprattutto ha un carico giudiziario molto alto anche per via dell’effetto turistico. Non può essere chiuso.”

Newsrimini.it