Indietro
menu
Provincia Turismo

Festività civili in bilico. Galli: proposta balzana del Governo

di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 18 lug 2012 16:07 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il turismo è “’un settore cruciale per l’economia italiana”, e “per la fine dell’anno sarà pronto un piano di rilancio” perché è una delle strade per uscire dalla crisi. Parole, rispettivamente del ministro all’ambiente Clini e di quello al turismo Gnudi, che dovrebbero far sorridere gli operatori e gli amministratori della Riviera se non fosse però per l’uscita di opposto tenore di un altro esponente del Governo. Il sottosegretario all’economia Polillo è infatti tornato ieri a proporre, per aumentare la produttività dei lavoratori, l’accorpamento delle festività civili, ipotesi avanzata già dal Governo Berlusconi e poi bocciata. Immediata la levata di scudi da parte delle istituzioni riminesi.
“Cambiano i governo ma le idee balzane ritornano – attacca Fabio Galli, assessore provinciale al Turismo ai microfoni di Icaro Tv – non credo che i lavoratori che non godono di queste festività e non vanno neppure in ferie possano produrre PIL. Spero che questa proposta rimanga solo un’idea perché dover rinunciare a ponti d’oro che fanno numeri importanti è una scelta sbagliata.”

L’accorpamento delle festività sarebbe un ulteriore colpo per un turismo che, almeno in questo avvio di stagione, sta vivendo momenti difficili. Sono in molti ad invocare, anche a livello nazionale, una cabina di regia per promuovere in maniera coordinata le località italiane che, a livello europeo, hanno dovuto subire il sorpasso di Spagna e Francia. Dal punto di vista promocommerciale l’Emilia Romagna potrebbe essere un punto di riferimento vista la capacità, tramite la Legge 7, di promuovere il territorio nel suo insieme. Una strada dalla quale non si può tornare indietro visti anche i cambiamenti all’orizzonte.
“Pensiamo – ricorda Galli – a tutto il ragionamento sulla provincia unica romagnola. Noi da questo punto di vista siamo già avanti perché operiamo così ormai da qualche anno. Ricordiamoci sempre che per il turista confini amministrativi non ce ne sono”