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Economia Provincia

Crisi dell'edilizia. Crescono le ore di cassa integrazione: +96%

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mar 24 lug 2012 13:41 ~ ultimo agg. 00:00
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In totale la cassa integrazione in provincia è arrivata a 3.180.854 con una crescita dell’11,3%. Per uscire dalla difficile congiuntura il presidente della Camera di Commercio Maggioli invita a puntare sull’ammodernamento della città con la realizzazione di opere come il Lungomare, la riqualificazione di Marina Centro e l’avvio delle opere di salvaguardia del mare ma anche sulla riqualificazione del patrimonio esistente e delle strutture alberghiere con l’estensione a queste ultime dei benefici fiscali per la ristrutturazione edilizia.

“Dobbiamo purtroppo registrare – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Rimini, Manlio Maggiolicome evidenziano i dati, il pessimo andamento del settore edilizio, fra i più negativi del nostro territorio, sia in termini di numerosità delle imprese, che di addetti, che di ricorso alla cassa integrazione. Una ‘caduta’ ancor più rovinosa, rispetto agli altri segmenti produttivi della nostra economia, anche a seguito dello sviluppo importante a due cifre che il mercato immobiliare ha avuto nell’ultimo decennio, con conseguente aumento delle imprese che ruotano attorno al business edilizio (imprese di costruzioni, agenzie immobiliari). A livello nazionale, inoltre, Rimini vanta un costo degli immobili fra i più cari, al pari di città come Milano e Roma: una bolla speculativa molto grande che, una volta entrati in crisi, ha generato una caduta necessariamente pesante”.

“Il nostro territorio, ormai già fortemente antropizzato e sfruttato, può comunque puntare su alcune strade possibili per uscire da questa crisi – precisa Manlio Maggioliin primo luogo, abbellimento e ammodernamento della città con la realizzazione di opere importanti come il Lungomare, la riqualificazione di Marina Centro, l’avvio delle opere necessarie per la salvaguardia del mare; in secondo luogo, la riqualificazione e riconversione del patrimonio edilizio esistente, sia per quanto riguarda il residenziale che l’alberghiero, anche in riferimento alle norme antisismiche; e puntare su bioedilizia e risparmio energetico. Sarebbe da questo punto di vista molto importante estendere anche alle strutture alberghiere i benefici fiscali legati attualmente solo alla ristrutturazione edilizia del residenziale. La ripresa del settore edilizio, che resterà comunque un settore importante della nostra economia, sarà un viatico importante per riattivare tutta l’economia provinciale”.