Indietro
menu
Economia Provincia

Bilancio Legacoop. La crisi pesa anche sul turismo: cali consistenti nel 2012

di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 16 lug 2012 14:08 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

i settori più in crisi sono quelli ad alto consumo energetico e quindi non sorprende il calo di fatturato dell’11,5% della pesca e del 2% dei trasporti. In lieve aumento dopo alcuni anni difficili invece quello delle cooperative agricole (+5,9%) mentre una crescita più sostenuta la registrano il consumo e i dettaglianti ma in questo caso a pesare sono le nuove aperture Coop e Conad. In sostanza i dati positivi sono ottenuti sottraendo mercato alla concorrenza.
Segno più anche per l’edilizia ma il dato non corrisponde alla realtà: il settore sconta infatti il calo degli appalti pubblici e la crisi immobiliare. Il rimedio sarebbe puntare sulla riqualificazione dell’esistente ma servono incentivi pubblici e meno burocrazia.
Problemi anche per le cooperative sociali (capaci di inserire nel mondo lavorativo 200 diversamente abili ogni anno) che nel 2011 hanno fatto segnare una crescita di fatturato ma ora temono i tagli della spending rewiev. “Tagliare in questo settore – spiega preoccupato il presidente di LegaCoop Giancarlo Ciaronivorrebbe dire riportare in capo al pubblico i costi per sostenere molte persone che da sole non riescono ad integrarsi.”

Capitolo turismo: il 2011 ha registrato una sostanziale tenuta dei fatturati (-1,84%) ma ha evidenziato i primi segnali di difficoltà con i viaggi organizzati e i turisti di “medio-raggio”. Nei primi sei mesi di quest’anno, nonostante il buon impatto degli eventi, i dati si sono fatti più preoccupanti; si parla di un -20%. “I nostri associati – dice Ciaroni – ci hanno parlato di cali rilevanti nelle prenotazioni e anche nei numeri complessivi degli ospiti nelle strutture”

I primi dati 2012 evidenziano anche un incremento dei tempi di incasso per le imprese che si vedono quindi costrette a reperire risorse. L’accesso al credito però non è semplice.
Inoltre si manifesta una continua erosione del portafoglio.
Ad accomunare i vari settori è anche l’assottigliarsi dei margini di guadagno messo in atto per mantenere la capacità produttiva e la forza lavoro (pari a poco meno di 7mila unità). Un impegno testimoniato anche dal basso ricorso delle cooperative alla cassa integrazione.
Per cercare di superare le difficoltà e affrontare meglio le sfide di mercato alcune coop hanno anche deciso di unirsi (il numero totale delle associate al LegaCoop è quindi sceso da 138 a 133).

Ora però si attendono provvedimenti da parte del Governo che possano garantire, al di là dei tagli, prospettive di riprese. E ripagare le cooperative degli sforzi messi in atto negli ultimi anni.

Newsrimini.it

(nella foto Giancarlo Ciaroni)