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Prima operazione anti abusivismo della Questura. Sequestrati 10.000 pezzi

Prima operazione anti abusivismo della Questura. Sequestrati 10.000 pezzi

Il commercio abusivo in spiaggia a Rimini assume sempre più i contorni di una vera e propria organizzazione, gestita da una regia. E’ bastato il primo fine settimana estivo a far tornare in modo massiccio sulla battigia, soprattutto in zona sud, decine di venditori. Un numero preoccupante se si pensa che l’estate è appena iniziata e che negli ultimi due giorni ha provocato anche la reazione di molti turisti che hanno telefonato alle forze dell’ordine lamentando di non riuscire ad arrivare all’acqua o di avere ostruita la visuale per controllare i bambini che giocano sulla riva.
A preoccupare è anche la gestione e la divisione degli spazi, sempre più organizzati e controllati. “C’è qualcosa che fa pensare ad un collegamento tra tutte queste persone – spiega Simone Pineschi, dirigente Squadra Volanti Questura Rimini -. Oltre al classico venditore ci sono vere e proprie sentinelle che al primo avviso di un controllo avvertono via telefonino chi vende. Un’organizzazione ben orchestrata che rende più difficile l’attività di contrasto”.
Sabato e domenica sono stati una decina gli uomini della squadra nautica della questura al lavoro per contrastare il fenomeno sia da mare che da terra. Diversi gli interventi che hanno portato, soprattutto in zona sud, al rinvenimento e sequestro di oltre diecimila articoli per un valore di circa 50mila euro. Multati con sanzioni da 2.582 euro un pakistano e un senegalese. Novità che salta agli occhi è come gli articoli contraffatti venduti siano sempre più raffinati. Non più solo le patacche taroccate in modo evidente ma orologi, borse e occhiali di griffe prestigiose ben contraffatte. “Abbiamo notato – prosegue Pineschi – che le tecniche di contraffazione sono sempre più affinate. Ad esempio riescono a riprodurre molto bene marchi di orologi prestigiosi. Questo fa capire che la clientela a cui si rivolgono è abbastanza esigente”.