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Prefettura scampa a spending review. Gnassi e Vitali soddisfatti ma ora rinforzi

Prefettura scampa a spending review. Gnassi e Vitali soddisfatti ma ora rinforzi

Un ringraziamento al prefetto Palomba per l’impegno, ma soprattutto la preoccupazione per il nuovo scenario che si sta delineando.

la dichiarazione congiunta:

“Apprendiamo con soddisfazione – scrivono in una nota Gnassi e Vitalila notizia circa lo stop del processo di taglio delle prefetture nell’ambito del progetto governativo di Spending Review. Una frenata che certo non ci può far dire che la questione sia definitivamente accantonata, ma che è prova della fondatezza delle critiche sollevate in merito al precedentemente annunciato criterio di taglio lineare degli uffici territoriali solo su base demografica.

Come noto subire il taglio della Prefettura avrebbe comportato anche la soppressione di organi e servizi quali la questura, il comando provinciale dei carabinieri, e altro ancora, con un complessivo impoverimento di servizi, in gran parte legati alla sicurezza. Un’ipotesi inaccettabile per una realtà complessa come quella riminese.

Un sincero ringraziamento va al Prefetto Claudio Palomba che ci ha personalmente rassicurato con questa notizia ma soprattutto per essersi fatto portatore della “specificità” di Rimini che non è semplicemente inquadrabile in Provincia e città con 330 mila abitanti.

Fin dal suo insediamento il Prefetto ha individuato con precisione le priorità della Provincia e della Città di Rimini: Dotazione degli organi di sicurezza, questura, rischio infiltrazioni criminalità organizzata, prostituzione, abusivismo commerciale, numero di reati. Tutti indicatori di un territorio che, appunto, è più articolato della lettura dei numeri prelevati dagli archivi anagrafici.

Appare evidente che la consapevolezza della OGGETTIVA specificità di Rimini non stia trovando la giusta considerazione nemmeno con questo Governo che un po’ per la crisi, ma un po’ anche per metodo, ha prassi neocentraliste ben lontane dallo spirito di leale collaborazione tra le istituzioni che proprio nella crisi dovrebbe trovare nuova spinta.

La stessa discussione, puntuale purtroppo, che anche quest’anno si sta avviando, per i rinforzi estivi è testimonianza della sottovalutazione delle esigenze della Comunità civile ed economica Riminese. Nell’alternarsi di tagli di organici per i rinforzi e accorciamento del tempo di permanenza in Riviera continuiamo a misurare un progressivo ritiro dello Stato, lasciando alle forze di polizia sul territorio e agli Enti locali il compito di industriarsi e impegnarsi con le proprie forze e le proprie risorse.

E’ un processo al quale non intendiamo assistere in silenzio e sulla quale chiameremo ogni volta a raccolta tutte le istituzioni e le forze che operano nell’interesse di Rimini.