Nell’ipotesi del sindaco la copertura del servizio nel giorno prefestivo potrebbe essere fatta a scapito dei due rientri pomeridiani. Ma secondo Pazzaglia si tratterebbe di un ritorno indietro di 20 anni. Secondo il consigliere all’origine della decisione a quell’epoca ci furono delle considerazioni attuali ancora oggi. La prima riguarda la scelta di agevolare le donne, che rappresentano la maggior parte delle dipendenti dell’ente, e che in questo modo stanno fuori casa cinque giorni a settimana invece di sei. “Da non sottovalutare” scrive il consigliere “anche l’altro elemento e cioè gli orari di apertura pomeridiani. Sono tantissimi i cittadini che apprezzano tale servizio perchè la maggior parte lavora soprattutto di mattina”.
Secondo Pazzaglia la proposta del sindaco, poi, rischia di alimentare il pregiudizio sui dipendenti comunali, “che sarebbero pieni di privilegi e mai efficienti”.
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