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Sorvegliato speciale per reati di mafia gestiva centro estetico con la moglie

appartamenti, terreni, conti correnti bancari, cassette di sicurezza e autoveicoli.

repertorio

Sorvegliato speciale, già condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso e considerato il braccio destro di Felice Maniero, il boss della mala del Brenta, risiedeva a Rimini e gestiva, con la moglie, un centro estetico. L’indagine della Guardia di Finanza partita nel 2010 grazie alle ‘soffiate’ di un collaboratore di giustizia e coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi conclusasi ieri, ha accertato che l’uomo, 65enne barese, aveva effettuato operazioni bancarie come socio occulto del centro di bellezza ed è ora indagato insieme alla moglie estetista per trasferimento fraudolento di beni e omessa comunicazione delle variazioni patrimoniali. In quanto sorvegliato speciale infatti, aveva ha l’obbligo di comunicare le variazioni superiori a 10.300 euro.
Secondo le indagini inoltre, il 65enne sarebbe stato il tramite tra Maniero e la Sacra Corona unita dalla quale il boss si riforniva di armi. Il collaboratore di giustizia lo aveva indicato anche come organizzatore del tentativo di evasione, nel 1994, dal carcere di Padova del boss Felice Maniero, dopo quella dal carcere di Fossombrone.
Il centro estetico con l’immobile annesso e tre posti auto del valore di un milione di euro sono stati sequestrati.

(foto repertorio)