Futuro di Carim. I sindacati aspettano notizie: 'Ci faremo sentire'
Se gli esiti non si conoscono nel dettaglio, secondo gli osservatori di certo c’è l’esigenza della ricapitalizzazione, giudicata necessaria dai commissari nell’ordine di circa 100 milioni di euro. Si pensa a un accordo con più soggetti attraverso quote azionarie, ma sembra che sul piatto ci sia anche l’ipotesi dell’alleanza con una importante compagnia di assicurazioni, nonché la vendita di filiali periferiche della banca. L’obiettivo imprescindibile per i vertici di Carim è mantenere la maggioranza dell’istituto di credito.
E i sindacati oggi tornano a lamentarsi della carenza di informazioni ufficiali: giovedì tra di loro ci sarà un incontro per decidere come comportarsi: “ In qualche modo ci faremo sentire” dice Giuseppe Taddia della Fabi. Sull’ipotesi della chiusura di alcune filiali Taddia spiega che verrebbe considerata inaccettabile la chiusura solo in base alla distanza da Rimini delle fliliali. Il punto da chiarire è se si tratti di punti operativi o no: se si tratta di filiali che rischiano di appesantire il conto economico si può discutere della chiusura per la Fabi. Sul fronte occupazionale, da inizio commissariamento con i sindacati sono stati portati avanti accordi per far anticipare la pensione a chi aveva i requisiti per farlo.