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Rimini

Tappa riminese per 50 profughi. Domenica altri arrivi dalla Libia

In foto: Il centro di protezione civile di via della Lontra a Rimini è stato oggi il punto di smistamento di 50 profughi africani provenienti dalla Libia. Nessuno di loro si fermerà a Rimini dove invece sono attesi nuovi arrivi per domenica.
Il centro di protezione civile di via della Lontra a Rimini è stato oggi il punto di smistamento di 50 profughi africani provenienti dalla Libia. Nessuno di loro si fermerà a Rimini dove invece sono attesi nuovi arrivi per domenica.
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gio 9 giu 2011 16:42 ~ ultimo agg. 00:00
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Sono sbarcati a Lampedusa nel mese di marzo. Il 3 giugno sono entrati nel centro di accoglienza di Campo Chiaro a Campobasso per uscirne oggi con in mano una richiesta di asilo internazionale.
Si tratta dei 50 profughi che nel primo pomeriggio, alle 14.30, hanno fatta tappa nella sede della protezione civile di Rimini, in via della Lontra, per rifocillarsi in attesa di ripartire verso altre province: Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara e Reggio Emilia.
Sono tutti giovani, alcuni appena 18enni, e provengono dagli stati dell’Africa SubSahariana (19 vengono dal Mali, 14 dal Ghana e poi ancora da Nigeria, Costa d’Avorio, Togo). “Sono in buone condizioni di salute”, spiega il responsabile della protezione civile regionale che ha fatto il viaggio da Campobasso a Rimini con loro. “Sono stati sottoposti a visite mediche nel centro d’accoglienza”.
Ad attenderli a Rimini gli uomini della protezione civile, la croce blu ed altri volontari. Oltre alle telecamere e ai giornalisti. I 50, accompagnati da due mediatrici, dopo essere sbarcati dal pullman si accomodano nelle tavolate improvvisate dentro la sede della protezione civile, mangiano e bevono. Qualcuno ne approfitta per provare a chiamare casa per rassicurare.
Solitamente a smistarli all’arrivo in regione è Bologna, questa volta è toccato a Rimini che è stata informata ieri del loro arrivo.
“All’inizio era anche previsto che una parte cospicua dovesse rimanere quì – spiega l’assessore provinciale alla protezione civile Mario Galasso, anche lui nella sede per accogliere i profughi – poi ci hanno fatto presente che un gruppo del Ghana era già presente a Ferrara ed è stato deciso di dirottarli lì per favorire la socializzazione.” A Lampedusa intanto continuano a sbarcare un migliaio di persone al giorno e per Rimini ci saranno altre occasioni per garantire ospitalità. “Da noi – spiega Galasso – una decina di persone dovrebbero arrivare domenica mattina.”
E dovrebbero essere ospitati a Pennabilli mentre 15 dei 50 arrivati oggi andranno a Mercatino Conca.

Nati in 10 nazioni africane diverse, i profughi arrivati nel pomeriggio sono uniti dal fatto di provenire dalla Libia dove lavoravano e dove le milizie di Gheddafi li hanno presi e imbarcati verso Italia in condizioni disumane.
Le sei ore di pullman per arrivare da Campobasso a Rimini devono essere sembrate davvero poca cosa a chi ha vissuto un viaggio in mare sospeso tra la vita e la morte.
“Ci hanno imbarcati dalla Libia su una nave in pessime condizioni – racconta a IcaroTv un ragazzo proveniente dalla Guinea, circondato dai compagni di viaggio – per raggiungere l’Italia. Il viaggio in mare è stato difficile. Era marzo e durante il tragitto ci siamo scontrati con un’altra nave e abbiamo perso 100 persone, tanti amici.” “Siamo stati salvati dalla gente italiana – ricorda ancora – ci hanno sfamato e soccorso in mare. Tanti erano malati.
Ringrazio gli italiani perché senza di loro non saremmo qui. Ringrazio la polizia e ringrazio Dio.”
Su quello che vorrebbe nella sua avventura in Italia ha le idee chiare. “Mi piacerebbe guadagnare soldi e lavorare. Io di mestiere faccio il panettiere.”

Newsrimini.it

(nella foto alcuni dei 50 profughi impegnati a pranzare nella sede della protezione civile)